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domenica 28 luglio 2024 | ore 08:17

'Made in Italy', "Presidiamo il Brennero"

Allevatori e coltivatori della Coldiretti mercoledì 4 dicembre al valico del Brennero per controllare e verificare i prodotti in arrivo. "Smacheriamo il finto Made in Italy".
Attualità - Coldiretti al Brennero per salvaguardare il 'Made in Italy' (Foto internet)

Mercoledi 4 dicembre dalle 9 circa diecimila allevatori e coltivatori della Coldiretti provenienti da tutte le Regioni, anche con i loro trattori presidieranno il valico del Brennero nell’ambito della mobilitazione “La battaglia di Natale: scegli l’Italia” per difendere l’economia e il lavoro dalle importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane. Il campo base è all'area di parcheggio “Brennero” al km 1 dell'autostrada del Brennero – direzione sud (Austria-Italia). Autobotti, camion frigo, container saranno verificati dagli agricoltori e dagli allevatori per smascherare il "finto Made in Italy" diretto sulle tavole in vista del Natale, all’insaputa dei consumatori per la mancanza di una normativa chiara sull’obbligo di indicare l’origine degli alimenti. Attraverso il valico del Brennero giungono in Italia miliardi di litri di latte, cagliate e polveri, ma anche milioni di cosce di maiale per fare i prosciutti, conserve di pomodoro, succhi di frutta concentrati e altri prodotti che, come dimostra il dossier elaborato dalla Coldiretti per l’occasione, stanno provocando la chiusura delle stalle e delle aziende agricole con la perdita di migliaia di posti di lavoro. Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo guiderà il presidio che si svolgerà in stretta collaborazione con le forze dell’ordine presenti in frontiera. In collegamento diretto con il Brennero nel centro della Food Valley italiana a Reggio Emilia, con corteo dalle 10.30 e conclusione in piazza S. Prospero, migliaia di allevatori manifesteranno per salvare il vero prosciutto italiano assunto a simbolo della difesa del 'Made in Italy' nei confronti delle imitazioni provenienti dall’estero.

ESPLODE LA RABBIA DEGLI AGRICOLTORI LOMBARDI
Milioni di cosce di maiale per fare prosciutti, migliaia di cisterne di latte e cagliate, conserve di pomodoro e succhi concentrati. C’è di tutto nella marea alimentare straniera che sta per sommergere le tavole di Natale con il finto cibo Made in Italy, mentre le aziende agricole chiudono e l’economia stenta a ripartire. “Ci vogliono far morire per asfissia” dicono gli agricoltori della Coldiretti che mercoledì 4 dicembre dalle ore 10.30 sfileranno per le vie di Reggio Emilia, nel cuore della Food valley italiana mentre dalle 9 al Brennero altre migliaia di coltivatori controlleranno camion frigo e cisterne in arrivo dall’estero. Una mobilitazione che coinvolgerà agricoltori del nord, del centro e del sud. La Lombardia è in marcia con due colonne: una verso il Po e l’altra sulle Alpi. “Così non si può certo andare avanti– spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – all’estero producono carni e prosciutti dando agli animali scarti di ogni tipo e poi questa roba arriva qui e viene venduta come fosse italiana. Basta usare la denominazione prosciutto di montagna o prosciutto nazionale e il gioco è fatto. Coscia straniera, nome italiano e allevatori e consumatori fregati. Ma è mai possibile?”. Intanto fra il 2012 e il 2013 hanno chiuso 3 allevamenti al mese e per la fine di quest’anno gli operatori prevedono che si scenderà sotto le 600 stalle in tutta Italia. Una crisi che colpisce in modo particolare la Lombardia, che rappresenta più del 40% per cento di tutti i suini a livello nazionale.

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