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sabato 27 luglio 2024 | ore 18:34

2 anni e 11 mesi all'ex economa comunale

Giudizio di primo grado per la dipendente del comune di Vanzaghello scoperta che aveva fatto sparire oltre 180 mila euro dalla casse municipali. La decisione dei giudici.
Vanzaghello - Due anni e 11 mesi all'economa comunale (Foto d'archivio)

Due anni e 11 mesi. Anzi, per la precisione, tre, ma poiché alcuni episodi oggetto di contestazione risalirebbero ad un periodo precedente al maggio 2006 (in cui è stato concesso l’ultimo indulto), le si è condonato un mese di reclusione (il ché le eviterà la detenzione in carcere). La condanna è arrivata l’altro giorno: il primo grado di giudizio (è bene specificarlo), però certamente un significativo tassello per una vicenda che aveva fatto e ancora stava facendo tanto discutere in tutto il territorio e non solo. Dalle parole ai fatti insomma, così i giudici della quarta sezione del tribunale penale di Milano si sarebbero espressi nei confronti della 51enne ex economa del comune di Vanzaghello finita sotto processo dopo aver fatto sparire dalle casse municipali oltre 180 mila euro attraverso l’incasso a proprio favore di mandati di pagamento non corrispondenti al vero. Il resto, poi, sono la pena che quando (e se) la sentenza passerà in giudicato la donna potrà scontare attraverso l’istituto dell’affidamento ai servizi sociali e contemporaneamente il fatto che se da una parte le sono state riconosciute le attenuanti generiche, dall’altra, oltre ad essere stata a suo tempo licenziata, è stata interdetta dai pubblici uffici per due anni. Infine, un capitolo a parte riguarda il risarcimento danni nei confronti dello stesso comune, costituitosi parte civile nel processo. Precisato che dovrà essere determinato in separato giudizio davanti al tribunale civile, l’ex dipendente è stata comunque condannata al pagamento di una provvisionale (un anticipo di risarcimento), subito esecutivo, di 100 mila euro. LA VICENDA: Che qualcosa di strano si stesse verificando, in fondo lo avevano capito ormai da qualche tempo, ma è all’incirca tre anni fa che quelli che inizialmente sembravano solo dei semplici sospetti sono diventati purtroppo realtà. L’ammanco continuo dalle casse comunali, le cifre che, soprattutto nell’ultimo biennio, stavano iniziando a farsi sempre più preoccupanti, così l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Gian Battista Gualdoni è passata prontamente alle vie di fatto, presentando la denuncia ed aprendo un procedimento disciplinare a carico della stessa dipendente. E il mistero è stato presto svelato. L’inchiesta aperta dalla Procura e i controlli incrociati della Guardia di Finanza di Legnano, infatti, ed ecco che si è riusciti a dimostrare “il dolo” da parte dell’economa che si muoveva praticamente con le stesse modalità (andava in banca per ritirare denaro pubblico contante e una volta che le veniva consegnato lo teneva per sé), ma mentre agli inizi i prelievi saltuari avrebbero riguardato cifre modiche, con il passare del tempo gli ammanchi si sono fatti sempre più consistenti, tanto da riuscire ad accumulare “un tesoretto” di oltre 180 mila euro. “Prendiamo atto del primo grado di giudizio – dicono dalla giunta vanzaghellese – Un tassello importante a dimostrazione del fatto che i sospetti erano fondati, adesso il secondo “step” sarà per un sollecito ritorno degli importi a tutela della cittadinanza. In questo senso ci stiamo muovendo seguendo tutte le strade percorribili”.

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