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martedì 24 dicembre 2024 | ore 00:22

CISL: "La crisi è ancora profonda"

Territorio - Conferenza CISL di inizio 2013

“Purtroppo, a distanza di quattro anni siamo ancora qui a parlare di crisi e, quel che è peggio, la ripresa è ancora lontana”. Questa mattina, presso la sede della Uil legnanese di via Quintino Sella, si è tenuta la tradizionale conferenza congiunta dei tre segretari territoriali Giuseppe Oliva (Cisl), Stefano Dell’Acqua (Uil) e Maurizio Stampini (Cgil).
Un’occasione per fare il punto della situazione sul tema del lavoro sul territorio ma soprattutto per capirne le prospettive. “Che – ha dichiarato il Segretario dell’UST Cisl Legnano Magenta Giuseppe Oliva – in base ai dati forniti sulla mobilità professionale da parte di Afol Ovest Milano EuroLavoro non sono rosee. Infatti, la mobilità in uscita cresce e il saldo tra assunzioni e dimissioni è negativo. Certo – ha proseguito Oliva – è positivo il fatto di esser riusciti a far sedere attorno ad un tavolo tutte le parti sociali (vedasi il cosiddetto ‘Patto per il lavoro’ ) anche se c’è ancora molta strada da fare rispetto alle reali possibilità di ‘fare rete’ ”.
In quest’ottica Oliva, al pari dei suoi due colleghi ha puntato l’indice rispetto all’ultima iniziativa del 13 dicembre scorso, organizzata da Euroimpresa a Legnano e dedicata ai “flussi e mercati del lavoro sulla mobilità territoriale”.
“Uno studio molto interessante – ha commentato il Segretario cislino – che veniva fatto per la prima volta sul nostro territorio e che offre chiavi di lettura assai significative. Purtroppo, su oltre 50 amministrazioni interessate, solo 5 hanno preso parte all’evento con sindaci o assessori”.
Sullo stesso tasto ha battuto il Segretario legnanese della Cgil Maurizio Stampini: “Questo è un territorio che si sta impoverendo. Una volta era in grado di creare risorse professionali importanti e, al contempo, di garantir loro posti di lavoro adeguati. Oggi, invece, assistiamo ad una fuga di queste eccellenze, di converso, quest’area è in grado di offrire un’occupazione solo di bassa qualità. Occorre, pertanto, ripensare alla vocazione di questo comprensorio. Scoprire una sua nuova missione. Per far questo è necessario il contributo di tutti i soggetti in campo. Serve una visione progettuale, diversamente, ci ritroveremo sempre a rincorrere la singola emergenza. Dalla crisi della Tosi a quella della Nms solo per citare qualche esempio”.
Da questo punto di vista per Stefano Dell’Acqua della Uil così come per gli altri due dirigenti sindacali, è opportuno poter contare su una nuova classe dirigente credibile e meno distante dalla realtà.
“In caso contrario – ha spiegato Dell’Acqua- il ‘fare rete’, rimarrà un semplice enunciato. Ciò premesso – ha continuato Dell’Acqua – dobbiamo considerare lo scenario complessivo dentro al quale ci muoviamo. Il nostro è un Paese con un calo degli investimenti rispetto agli altri Paesi Ocse del 10% e dove sono spariti 610 mila posti di lavoro in 4 anni e altri 294 mila sono destinati a scomparire entro il 2013”.
Ancora Dell’Acqua ha ricordato i 400 milioni di ore di “cassa in deroga” utilizzati dalle aziende lombarde nel 2012 a fronte dei 900 milioni di ore richiesti.
In ultima istanza, secondo Cgil, Cisl e Uil territoriali è necessario creare le condizioni perché si torni a scommettere su questo territorio. “In questa direzione serve maggior capacità imprenditoriale pubblica da parte di chi amministra, maggior sostegno al credito da parte delle banche a chi investe, ma specialmente quella visione d’insieme di cui dicevamo. Diversamente – hanno chiosato i tre – l’ipotesi di trasformarsi in una periferia della provincia di Milano senza identità è cosa più che concreta”.

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