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venerdì 22 novembre 2024 | ore 03:23

Il Papa a San Siro con i Cresimandi

Family 2012 - Cresimandi a San Siro.08

“Cari ragazzi e ragazze! È una grande gioia per me potervi incontrare durante la mia visita alla vostra Città. In questo famoso stadio di calcio, oggi i protagonisti siete voi!”. Papa Benedetto XVI ha salutato così gli 80 mila di ragazzi che hanno riempito lo stadio Meazza di Milano.

È tradizione da molti anni a Milano che il 2 giugno tutti i ragazzi della diocesi che hanno celebrato o celebreranno la Cresima durante l’anno liturgico, incontrino l’arcivescovo di Milano allo Stadio di San Siro per una festa. Quest’anno però la festa è stata ancora più gioiosa perché ad accoglierli e pregare con loro c’era proprio il Santo Padre. “Prendi il largo con Pietro” è stato il tema scelto per l’incontro, che rifacendosi al capo degli apostoli è un invito al coraggio e all’avventura della fede.

Benedetto XVI è arrivato poco prima di mezzogiorno e ha effettuato un giro del campo in Papamobile accompagnato dal Cardinale Angelo Scola. Un evento mai accaduto prima: è la prima volta infatti che un pontefice entra allo stadio Meazza.

Durante l’incontro del Santo Padre Benedetto XVI con i cresimandi e i cresimati sono stati celebrati cinque momenti di preghiera. Il primo si intitolava “Dal cuore della famiglia”, il secondo “Dentro una comunità che educa alla fede”, il terzo “Alla scoperta del tesoro prezioso”, il quarto “Guidati dalla parola” e il quinto “Per il bene del mondo”.

“Ora siete cresciuti e potete dire il vostro ‘sì’ a Dio, un ‘sì’ libero e consapevole – ha detto il Santo Padre durante il quarto momento di preghiera - Il sacramento della Cresima conferma il battesimo ed effonde su di voi con abbondanza lo Spirito Santo. Voi stessi ora, pieni di gratitudine, avete la possibilità di accogliere i suoi grandi doni che vi aiutano, nel cammino della vita, a diventare testimoni fedeli e coraggiosi di Gesù. I doni dello Spirito sono realtà stupende, che vi permettono di formarvi come cristiani, di vivere il Vangelo e di essere membri attivi della comunità.”

“Vi invito a partecipare sempre con gioia e fedeltà alla Messa domenicale, quando tutta la comunità si riunisce insieme a pregare, ad ascoltare la Parola di Dio e a prendere parte al Sacrificio eucaristico”

“Cari amici – ha proseguito il Papa – voi siete fortunati perché nelle vostre parrocchie ci sono gli oratori. L’oratorio, come dice la parola, è un luogo dove si prega, ma anche dove si sta insieme nella gioia della fede, si fa catechesi, si gioca, si organizzano attività di servizio e di altro genere. Siate frequentatori assidui del vostro oratorio, per maturare sempre più nella conoscenza e nella sequela del Signore!”.

Ad accogliere il Santo Padre allo Stadio Meazza l’Arcivescovo Cardinale Angelo Scola: “Beatissimo padre, come aggiungere parole alla festosa accoglienza di questi ragazzi e ragazze, dei loro genitori, madrine e padrini, sacerdoti ed educatori? Parlano i colori, parla l’intensa gioia e parla soprattutto la voglia di vedere di persona, fisicamente, il Successore di Pietro. Sono molto attaccati al Papa. Non solo perché è una personalità, ma proprio perché la fede dei loro padri li ha già portati a capire che Benedetto XVI è colui che getta un ponte, il ponte-fice, colui che permette loro di attraversare la strada della vita che sta davanti a loro, già fin d’ora riferiti al Padre di Gesù e al Padre Nostro. Sono consapevoli, per questo le vogliono un gran bene, Santità”. E ancora: “Sono convenuti qui così numerosi da ogni parte della nostra vasta Arcidiocesi perché ora desiderano imparare dalla viva voce della Santità Vostra il significato ed il valore del dono dello Spirito Santo che hanno appena ricevuto o che stanno per ricevere. Sono ragazzi e ragazze vivi, intelligenti, capaci di passare subito dalla festa al silenzio della preghiera. Nel loro entusiasmo coraggioso vorremmo che ci fosse per Lei, Santità, sorriso, riposo e gioia”.

E di questa arcidiocesi vastissima uno dei perni fondamentali è appunto proprio l’oratorio, come ha sottolineato anche Don Samuele Marelli, direttore della Fondazione Oratori Milanesi, che ha spiegato che la tradizione dell’oratorio, tipicamente ambrosiana lombarda, è sostenuta con forza da tutti i pastori della Chiesa e mostra tutta la sua fecondità nel generare autentiche esistenze cristiane. “Tutti i cresimandi e i cresimati che sono qui – ha detto – rappresentano solo una piccola parte di tutti i ragazzi che si trovano nei nostri più di mille oratori”.

A salutare il Santo Padre da parte di tutti i ragazzi della Diocesi è stato il giovanissimo cresimando Giovanni Castiglioni: “Per noi è bellissimo poterti accogliere in questo stadio dove giocano i nostri campioni – ha detto – oggi però vogliamo dirti che per noi sei tu il campione più grande e anche l’allenatore dell’immensa squadra che è la Chiesa”.

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