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I nostri temp indrè

Castelletto - I temp indrè... 2012.17

Chissà quante volte ci siamo detti: come sarebbe bello poter tornare indietro nel tempo! Anche solo per un giorno… Domenica 6 maggio a Castelletto di Cuggiono, grazie a una speciale ‘macchina del tempo’ (l’impegno e la passione di tanti cittadini), i più curiosi sono stati accontentati… Catapultati in un baleno a diversi anni fa, quando i nostri bisnonni, nonni e in parte i nostri genitori, vivevano quotidianamente più o meno così. ‘Te se rigorda i temp indrè’, il nome di questa giornata di festa, era più una domanda. E per chi questi tempi passati non se li può ricordare, passeggiare ammirando oggetti e costumi sullo stile di una volta è stata un’avventura e una scoperta. La giornata è cominciata con la S.Messa solenne, in memoria dei patroni Ss.Giacomo e Filippo, dove don Carlo Venturin, dopo il rito del pallone bruciato appeso all’ingresso, durante la predica ha ricordato il senso di una comunità, l’importanza di tramandare le tradizioni, l’identità unitamente alla fede, la necessità che tutti, ma proprio tutti, facciano la loro parte, collaborando, secondo le proprie capacità e possibilità, per il bene comune. Dopo la S.Messa ecco pronto all’Oratorio un gustoso aperitivo ‘casereccio’ con ‘I sapori di una volta’: pane e gorgonzola, lardo, frittatine, uova sode, salame… Tutti erano intenti a degustare questi assaggi di prodotti locali ammirando divertiti gli abiti in stile di chi serviva, quando, a sorpresa, ecco la sfilata degli antichi mestieri…in bicicletta! La sposa con lo sposo, il prete, il sindaco, lo spazzacamino, il lattaio, il panettiere, il pescatore…e tanti altri. Pausa pranzo e poi la festa è continuata nel pomeriggio con moltissime persone e famiglie. Mentre i più piccoli erano impegnati ai ‘Giochi di una volta’, a cura del gruppo Terra di Fantasia, con la corsa con i sacchi, le sorprese della pignatta o a buttar giù i barattoli mirandoli con un filo, giochi semplici ma divertenti, gli adulti passeggiavano tra gli oggetti esposti e i lavori di una volta, tra il cercatore d’oro, lo zoccolaio, la lavandaia, le biciclette addobbate della sfilata, e il Museo, aperto per l’occasione. Il servizio ristoro offriva intanto patatine, pesciolini, panini con salamelle e squisite torte casalinghe per accontentare davvero tutti. Una bellissima giornata, grazie anche al tempo, che si è conclusa la sera, alle 20.30, con la Processione per il paese, con la partecipazione del Corpo S.Cecilia di Cuggiono. I Castellettesi, soddisfatti dell’ottima riuscita della festa, ricordano il prossimo appuntamento con l’ormai tradizionale ‘Camminarmangiando’.

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