Ennesima vittoria esterna (nel girone di ritorno, tutte vinte tranne a San Bonifacio) ed ennesima dimostrazione di grande forza psicologica oltre che fisica: la Pro batte anche San Marino, capolista del campionato che non aveva mai perso in casa. Così, approfittando del giorno di festa, abbiamo fatto ordine sullo scaffale ove appoggiamo in modalità stand bye i "Tigrottini", prima di archiviarli nel cassetto dei ricordi. Ci è capitato in mano quello del 12 Gennaio 2012 e scorrendo la classifica la Pro Patria era quart'ultima con 21 punti, primo era il Casale a 40 punti, il Rimini a 39 punti, seguiti da Cuneo a 35 e San Marino a 33, Santarcangelo a 30 e l'Entella a 27. Ebbene, la Pro ha recuperato ben 19 punti alla corazzata Casale, mentre le altre sono a un tiro di schioppo. Se il campionato durasse qualche giornata in più, altro che lotta per i play off....

LA SQUADRA DEI RECORD:
L'anno scorso la squadra era la più forte, ma era costituita da "fuori quota", giocatori che non c'entravano nulla con la categoria per cui la non vittoria di Feralpi (che è diversa dalla sconfitta) era giustificabile dal doping economico che aveva creato crisi d'astinenza economica, rivelatasi fatale a fine torneo. Inutile rammaricarsi più di tanto per una situazione che sul campo era più falsa del re. Quest'anno la situazione è l'esatto opposto: squadra costruita con oculatezza economica, rispetto del bilancio, attenzione ai giovani e nessuna deroga sui massimi salariali e nonostante queste regole fisse, la Pro ha dominato il campionato, rivelandosi una fuori categoria meritevole non solo della salvezza, nemmeno dei play off, ma del primato assoluto. Un primato che le va riconosciuto di diritto, perchè nessuno è come noi! Oggi, in mancanza dell'eredità penalizzante, saremmo virtualmente promossi e su questo nessuno oserebbe avanzare obiezioni.

UNA SQUADRA DI QUALITA' CERTIFICATA:
Non ci sono più parole per complimentarci con la banda Cusatis, per cui, per non essere riduttivi nei termini, evitiamo di aggiungere aria fritta ai fatti concreti. Fatti che dicono che la società ha costruito un gioiellino perfetto che ha stupito anche lo scetticismo dei più pessimisti. Una macchina perfetta che produce calcio di alto pregio e certificato Iso 9001, dove ogni processo è stato pensato e validato da patron Vavassori con attenzione, per renderlo esente da non conformità. Le poche azioni correttive richieste dall'auditor a inizio campionato sono state brillantemente risolte tramite dedicate azioni migliorative, che lo staff della "produzione Vavassori and company", ha saputo implementare senza cambiare le materie prime. Materie prime attentamente analizzate dal "controller" Raffaele Ferrara, che ha saputo consultare le schede di sicurezza di ciascun tigrotto, ricavandone certezze. Materie prime rivelatesi esenti da impurezze o inquinamenti di qualsiasi genere, diamanti di grande lucentezza e preziosità, che anche oggi hanno brillato nella terra dei titani.

VAVASSORI LO SDOGANATORE:
Una fabbrica che adesso deve fare una cosa che da tempo è la specialità della casa: sdoganare i play off... e come diceva Vavassori l'altro giorno... gli sdoganamenti lasciateli fare a me... perchè questo è il mio mestiere. Un Vavassori travolto anche lui dall'onda biancoblù, tanto da andare in bianco nelle ultime gare in quanto a pronostici azzeccati. Sul manoscritto datato 2 settembre che tiene nella sua valigetta dei segreti, molti codici per far partire il missile Pro Patria erano corretti e di questo gli diamo onore, ma adesso che il satellite è lanciato in orbita, sembra che anche lui non conosca la password per farlo rientrare alla base. Potenza di una squadra e di un allenatore... proprio di un altro pianeta.

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