Milano / Malpensa
"Rapina di Stato la tesoreria unica"
- 02/03/2012 - 10:08
- Politica
«Il gruppo della Lega Nord voterà no alla fiducia. Chiariamo, non tutto è negativo, ci sono due cose che condividiamo: la separazione della Snam da Eni, tra l'altro già iniziata nella manovra di giugno dello scorso Governo e la seconda parte sulle infrastrutture, scritte peraltro dall'ex vice ministro Castelli. Non è legge perchè doveva entrare nel decreto di stabilità a novembre ma Napolitano non ha voluto». Inizia così l'intervento del senatore della Lega Massimo Garavaglia che ha seguito per tutti questi giorni il decreto in Commissione Industria. Le cose che non vanno sono tante, ha detto Garavaglia « dalle liberalizzazioni Monti si aspetta 10 punti di pil. Intanto registriamo più spesa pubblica e più tasse. Si fanno nuove authority, nuove assunzioni, ma allora a cosa servono i ministeri? Abbiamo fatto un emendamento dove dichiariamo che se fai l'autorità trasporti allora chiudi il ministero. Sono cento milioni di euro in più? Tanto pagano le imprese e i cittadini». Per non parlare dei tribunali per le imprese « che - sottolinea - fanno le stesse cose dei tribunali». E poi? « Addirittura si assumono 32 ingegneri per controllare le dighe. Possibile - si chiede Garavaglia - che su tre milioni e mezzo di dipendenti pubblici non ci siano 32 ingegneri ? ». Ma quello che soprattutto non va giù alla Lega è l'art.35, la Tesoreria unica. « L'art.114 della Costituzione dice che la Repubblica è costituita da comuni, città metropolitane, province, regioni e stato. Tutti sono sullo stesso piano ma i primi sono i comuni. Cosa fa il Governo, lo Stato, senza dire niente, senza concordare? Taglia nove miliardi di euro dai conti correnti degli enti locali. Cosa comporta questo furto: 1) meno interessi attivi. La Banca d'Italia da l'1%, i contratti in essere davano 1,5%-2%-3%, quindi e' una perdita secca; 2) cosa succede se saltano i contratti di tesoreria? Un conto è il contratto tra ente locale e banca: ti lascio i soldi, tu mi dai servizi e mi dai i quattrini quando ne ho bisogno, perchè gli stipendi li pago sempre, i tributi li prendo qualche volta durante l'anno. Oggi gli enti locali si finanziano a tassi di favore, domani pagheranno dal 4,5% in su una perdita. E non vorremmo che i quattrini che gli enti locali gli danno a qualcuno venga in mente di dare i soldi a Roma perchè è in rosso di liquidità. Altro che crescita - conclude - noi siamo molto preoccupati, qui rimangono tutti all' asciutto perchè tutta la liquidità va al centro. L'unica liberalizzazione è il Federalismo! ».
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