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sabato 23 novembre 2024 | ore 12:23

Orabook, l'oratorio fa rete

L'ultima invenzione della parrocchia di Vanzaghello: il social network per le attività oratoriane e parrocchiali. Appena nato, ha, già, trovato numerosi consensi.
Vanzaghello - Orabook: l'oratorio fa rete (Foto internet)

Che sia una, o, addirittura, la parrocchia più tecnologica del nostro territorio, beh... non vi è dubbio. Così, dopo il sito internet, le celebrazioni religiose in streaming, quindi la radio e l’iPhone, ora, a Vanzaghello, ecco anche un social network interamente dedicato agli oratori. Un’idea certamente innovativa e nuova che è e deve essere vista come un nuovo strumento di contatto con le famiglie ed i giovani. E proprio i ragazzi saranno, infatti, gli attori principali (è da loro che è arrivata la proposta). “Importante sottolineare – spiega don Armando, parroco della parrocchia Sant’Ambrogio – che si tratta di un social network creato appositamente per l’uso oratoriano e per la promozione dei molteplici momenti che si svolgono abitualmente in queste strutture ed in parrocchia. Collegato al nostro sito parrocchiale, tutto è constantemente monitorato e filtrato personalmente da me e dai miei collaboratori più stretti: dagli accessi alle richieste di amicizia, fino ai messaggi che devono essere approvati prima dell’eventuale pubblicazione. Possono, infatti, entrare a fare parte della comunità virtuale solamente coloro che, già, sono inseriti nelle varie attività dell’oratorio o, comunque, persone che si conoscono e di cui ci si può fidare. Non solo i giovani, però: anche i genitori hanno l’opportunità e la possibilità di diventare membri attivi della rete, con un’ulteriore occasione per parlare tra di loro e rimanere aggiornati sulle differenti iniziative e gli appuntamenti in calendario. Un modo semplice e all’avanguardia per interagire, confrontarsi, conoscere e programmare eventi, riflettere, portare idee ed impressioni, condividere foto o video. Il tutto, ovviamente, non va a sostituire i tradizionali servizi che una parrocchia offre ai suoi fedeli ed alla cittadinanza, bensì deve muoversi in parallelo quale strumento ulteriore e in linea con i tempi per arrivare a quanti frequentano le strutture oratoriane”. “Orabook”, questo il nome (dobbiamo dirlo oggi ancora provvisorio) del neonato social network che, nonostante sia attivo solamente da pochi giorni, sta, già, riscuotendo un grande successo. “Abbiamo pensato che dovranno essere gli stessi iscritti a decidere come chiamarlo – conclude don Armando – Perciò si chiede di inviarci il preferito entro la fine di ottobre e quello che risulterà vincente (saranno, sempre, giovani e genitori a votarlo), diventerà il nome ufficiale della comunità”.

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