Non si placa il dibattito politico in quel di Magenta, infuocato già dalle scorse elezioni e acceso ad ancora un anno di distanza dalla prossima chiamata alle urne per i cittadini. Il Sindaco Luca Del Gobbo ha voluto ribattere, nel corso di una conferenza stampa tenutasi lunedì 20 giugno, a una frase che Paolo Razzano, segretario del PD di Magenta, ha pronunciato in occasione della presentazione del candidato alle elezioni 2012 per il proprio partito, ovvero Marco Invernizzi: l'esponente politico, infatti, avrebbe affermato che la giunta è "affaticata e senza successori credibili". Del Gobbo ha voluto sottolineare l'incessante attività del proprio team di governo, che in dieci anni ha fatto più di quanto promesso dai programmi elettorali, senza significativi aumenti delle spese per le tasche dei cittadini. Ha voluto, quindi, lanciare una sfida al PD, secondo lui diventato "il partito dei pettegolezzi" piuttosto che dei fatti, su alcune questioni calde per la città di Magenta, questioni su cui per altro il PD non avrebbe, secondo Del Gobbo, espresso pareri e frasi programmatiche di rilievo. In particolare, si chiede se il PD, qualora fosse chiamato a governare dalla maggioranza dei cittadini, confermerebbe i contributi concessi dall'Amministrazione Comunale attuale alle tre scuole materne paritarie cittadine; come si comporterebbe in quanto all'appalto del servizio di erogazione dell'acqua, considerato che nello scorso Consiglio Comunale il PD non ha votato la mozione che lo affidava a Cap Holding (società che, grazie ai finanziamenti pubblici di cui gode, permetterà la realizzazione della fognatura di Via Espinasse, che dovrebbe essere pronta già per fine anno); quali decisioni prenderebbe sulla viablità nel Centro Storico, che sottolinea Del Gobbo è stato riqualificato dalla presente Amministrazione (che sta valutando una sua riapertura al traffico con il limite di 30km/h); se confermerebbe il finanziamento di 13.000 euro concesso dalla giunta agli Oratori cittadini in vista dell'Oratorio feriale; e infine come vorrebbe operare nei confronti delle 160 associazioni cittadine, vanto di Magenta, ritenute troppo numerose dal PD e bisognose di una razionalizzazione. Questioni senz'altro importanti, su cui, non vi è dubbio, si baserà anche la battaglia elettorale del prossimo anno.

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