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martedì 01 aprile 2025 | ore 00:27

Cittadini e amministratori in piazza per l’Europa

In un momento di grande incertezza internazionale si levano tante e alte voci per l'Europa. Negli scorsi giorni a Roma anche Beppe Sala (Milano), Lorenzo Radice (Legnano) e Nicoletta Saveri (Inveruno).
Roma - Sindaci in piazza per l'Europa 2025

Una marea di bandiere europee ha colorato Piazza del Popolo e molte altre città italiane nella grande manifestazione ‘Una Piazza per l’Europa’. L’evento, nato dall’appello del giornalista Michele Serra sulle pagine di Repubblica, ha riscosso un enorme successo, radunando oltre 50.000 persone tra cittadini, amministratori locali e rappresentanti della società civile. In un periodo segnato da tensioni internazionali, conflitti e incertezze economiche, la partecipazione massiccia ha dimostrato il desiderio diffuso di un'Europa unita, forte e capace di affrontare le sfide globali con determinazione. La manifestazione, rigorosamente apartitica, ha visto sventolare solo bandiere europee, in un clima di grande emozione e partecipazione. Tra i presenti a Roma, numerosi sindaci lombardi (Beppe Sala per Milano, Lorenzo Radice di Legnano, ecc) hanno portato la voce delle autonomie locali. Nicoletta Saveri, sindaco di Inveruno, ha sottolineato l’importanza dell’evento: “Una piazza emozionante, un appello forte delle città e delle autonomie. Abbiamo aderito con convinzione, perché ribadire che siamo cittadini europei significa chiedere un’Europa unita, proattiva e non passiva di fronte alle minacce”. Anche il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, e quello di Milano, Beppe Sala, hanno partecipato, insieme a molti altri amministratori locali. “Si percepisce la paura che aleggia per la messa in discussione del sistema democratico e della pace, che non appartiene solo al passato, ma va difesa nel presente. Non possiamo limitarci a osservare: dobbiamo essere parte attiva del processo europeo”, ha aggiunto Saveri. L’onda di entusiasmo non ha coinvolto solo Roma: decine di città italiane, dalle metropoli ai centri più piccoli, hanno ospitato manifestazioni parallele. Il messaggio emerso è chiaro: il progetto europeo non deve essere solo un’idea astratta, ma un impegno concreto di cittadinanza attiva. L’auspicio è che questa mobilitazione possa tradursi in una spinta politica capace di far uscire l’Europa da una visione frammentata e autoreferenziale, rendendo i cittadini veri protagonisti del suo futuro. "Qui si fa l’Europa o si muore", aveva scritto Serra: la risposta delle piazze italiane dimostra che tanti sono pronti a costruire un’Europa più unita e consapevole.

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