Milano / Malpensa
La maledizione del Principato
- 27/05/2024 - 15:41
- Sport
2017, terzo round del mondiale di Formula 2. Charles Leclerc si presenta come campione in carica della GP3, la formula propedeutica della F2. La sua stagione è iniziata nel migliore dei modi: due vittorie e tre podi nelle prime quattro gare, primo posto nella classifica piloti. Tutto sembra pronto per il trionfo del pilota monegasco sulle sue strade, ma tutto va storto: Charles ottiene la pole position, ma non riesce a concludere nessuna delle due gare del weekend. Da quel 2017 è come se Leclerc abbia subito una maledizione per i gran premi corsi sulle strade di casa sua: nessun risultato di rilievo per anni, tra incidenti, strategie sballate e prestazioni sottotono. Per Charles, di fatto uno smacco.
Il 2024 però dava già l’impressione di stare narrando una storia diversa: la prima stagione nella quale si sarebbero potuti vedere i frutti del lavoro di Frédéric Vasseur, l’annuncio di Hamilton in Ferrari nel 2025, il ritorno di Ferrari a prestazioni di vertice. Dopo le prestazioni ottime dei GP di Australia e di Miami, gli animi dei ferraristi si sono un po’ raffreddati dopo le prestazioni del GP di Imola, nel quale la SF-24 ha montato una grossa serie di aggiornamenti senza dare quella svolta di prestazioni che molti si aspettavano.
Una svolta che si è vista finalmente nel GP di Monaco: Leclerc ha dimostrato fin dal venerdì una velocità impressionante, tanto da arrivare alle qualifiche come il favorito. Una pole strappata di forza con oltre un decimo e mezzo di vantaggio sul secondo, Oscar Piastri. Partenza al palo spesso a Monaco significa vittoria, ma la Maledizione delle stradine del principato sembrava ancora incombere.
La partenza è stata segnata dal grave incidente di Perez con le due Haas: la bandiera rossa ha di fatto annullato le strategie previste per la gara, dal momento che molti piloti sono ripartiti con la mescola dura smarcando la regola delle due gomme diverse. La ripartenza ha premiato ancora Charles che dallo scatto non ha più lasciato la testa della corsa, permettendosi anche di dare il tirone finale per staccare Piastri di oltre sette secondi.
Una gara condotta perfettamente, senza inghippi di strategia o prestazione, con una velocità inarrivabile per tutti. La maledizione è stata rotta: sulle strade del Principato, il Delfino è diventato Re. Un riscatto sui dubbi, sulle tante critiche ricevute negli anni; una prestazione che può indirizzare fortemente l’iride verso Maranello e verso il Princiapato.
(image by: Cineyas)
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