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martedì 24 dicembre 2024 | ore 01:02

'Santocielo': sì, anzi no!

Prima in calendario, poi cancellato. E' il film 'Santocielo' di Ficarra e Picone, che avrebbe dovuto essere proiettato nella sala della comunità di Cuggiono nel weekend del 13 e 14 gennaio, e che, invece, su indicazione del parroco, don Angelo Sgobbi, è stato successivamente appunto tolto dalla programmazione.
Cuggiono - La Sala della Comunità

Prima in calendario, poi cancellato. E' il film 'Santocielo' di Ficarra e Picone, che avrebbe dovuto essere proiettato nella sala della comunità di Cuggiono nel weekend del 13 e 14 gennaio, e che, invece, su indicazione del parroco, don Angelo Sgobbi, è stato successivamente appunto tolto dalla programmazione. Una decisione, alla fine, che ha acceso il dibattito e la discussione in paese (e non solo), tra chi, da una parte si è detto d'accordo con lo stesso sacerdote e chi, dall'altra, ha posto qualche perplessità su quanto accaduto. "Premetto che non immaginavo quale fosse il contenuto di questo film: avevo solo letto il titolo nella programmazione fino a che un genitore ha protestato con decisione per questa scelta di proiezione della Sala di comunità - ha scritto proprio don Angelo - Ho letto quindi le recensioni e sono rimasto stupito e colpito nei miei sentimenti umani e religiosi. Per me il fatto della nascita del Signore Gesù dalla Vergine Maria è un motivo di fede e di gioia profonda; ho trovato avvilente che si inventasse una sorta di storia parallela, con un secondo messia, con una gestazione maschile, ed altro di pessimo gusto, solo per fare “comica”. Potevano farla su tanti temi, ma perché sul Messia? Mi sono sentito profondamente colpito ed offeso nella mia sensibilità di credente e vedo che è la stessa cosa per quelle persone che, come me, (magari saranno poche), hanno una simile sensibilità, amano il Signore Gesù e soffrono per questa “comica” sgangherata, che usa la religione in questo modo discutibile. Per questo motivo ho chiesto che si sostituisse la programmazione della sala parrocchiale con un altro titolo; mi prendo tutta la responsabilità di questa decisione, della quale sono convinto e che spero faccia riflettere. Chiedo, pertanto, a tutti rispetto per la scelta, che non è assolutamente di censura, ma di coerenza con ciò che la Parrocchia propone come cammino di fede e con ciò che personalmente credo".

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