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martedì 26 novembre 2024 | ore 23:23

'Intrecci sul Lago Maggiore'

Dopo il successo del 2022 ritorna nella cornice piemontese del Maggiore la fiera-mercato dei più apprezzati artisti dell'intreccio.
Viaggi - Festival dell'intreccio

Affacciata sul Lago Maggiore, alle porte del Parco Nazionale della Val Grande, nell'incantevole conca naturale dominata dalle cime della Valle Intrasca, la località di Premeno tornerà ad ospitare, dopo il successo dell'edizione 2022, la fiera-mercato dei più apprezzati artisti dell'intreccio. Intrecci sul Lago Maggiore, in programma sabato 17 e domenica 18 giugno 2023, partirà dalla manualità e dalle tradizioni di un tempo per valorizzare la maestria degli artigiani contemporanei, che i visitatori potranno incontrare percorrendo gli antichi e suggestivi vicoli del paese vecchio, nelle ore serali un vero Presepe ‘fuori stagione’, grazie ad una sapiente illuminazione.

Intrecci sul Lago Maggiore saprà offrire anche eventi collaterali e appuntamenti speciali per scoprire, rigorosamente a passo lento, questa porzione panoramica di Lago Maggiore.

Premeno e le sue frazioni di Esio e Pollino, a poca distanza dal Sacro Monte di Ghiffa, Patrimonio Unesco, e incorniciate dalle cime della Val Grande, l'area wilderness più vasta d'Europa, sono culle di saperi artigiani. Esio in particolare, grazie alle attività della sua associazione ‘La Lencistra’, si impegna da quindici anni nella salvaguardia e valorizzazione di queste tradizioni, attraverso corsi, una scuola di cesteria, dimostrazioni ed eventi come Intrecci sul Lago Maggiore, la cui seconda edizione è organizzata con il Comune e la Pro Loco di Premeno.

Da sempre l'intreccio è un elemento quotidiano di queste terre tra Alpi e lago ed è strettamente legato alle essenze legnose delle medie altitudini dell'Alto Verbano, come il nocciolo, il castagno e alcune specie di salice, che vengono raccolte rispettando i cicli naturali e seguendo le fasi lunari. In quest'area di confine tra Piemonte e Svizzera, la produzione artigianale di cesti affonda le proprie radici in tempi lontani: già nel XVI secolo si citano "quelli che tagliono cerchij et maniggie" o coloro che dal legno di castagno ricavano "stecche e strisce flessibili in legno per intrecciare gerle" o lavorano il salice e il nocciolo per ottenere le lengistre.

Così come in passato, nelle fredde sere d'inverno, giovani e vecchi si ritrovavano davanti al camino ad intrecciare, i cestai di oggi mantengono in vita i saperi delle generazioni precedenti, cercando di ricucire lo strappo – avvenuto decenni fa – tra passato e presente, tra tradizione e modernità. Ogni cesto richiama una storia e le lencistre intrecciano con sé l'identità e la cultura di un territorio come quello delle terre di mezzo alle porte della Val Grande: decine di paesi di mezza quota, abitati da comunità che, pur lottando contro le difficoltà della vita in montagna, basano sulla consapevolezza del proprio passato la costruzione di un nuovo futuro.

Premeno, poggiata su un balcone naturale che si affaccia sul Lago Maggiore, vale già da sé una visita: il suo centro storico e i vicoli delle frazioni sembrano raccontare ad ogni angolo il proprio passato rurale, attraverso architetture e scorci che profumano d'antico. Villa Bernocchi, con il suo splendido parco punteggiato da essenze pregiate e fioriture rigogliose, è un gioiello dell'intero Verbano. Circondata da pascoli ancora inalpati e boschi di conifere, Premeno è anche base di partenza ideale per scoprire, attraverso escursioni adatte ad ogni grado di preparazione, alcuni alpeggi storici e raggiungere così le spettacolari cime delle vallate superiori, che regalano vedute mozzafiato dal Monte Rosa alla Val Grande fino ai laghi del Nord Italia.
‘Terre di mezzo’ e ‘terre alte’, in quest'area selvaggia e ancora poco toccata dal turismo di massa, convivono e dialogano con armonia: piccoli borghi stanno vivendo una seconda vita, grazie alla valorizzazione del passato portata avanti dagli stessi abitanti, orgogliosi testimoni delle tradizioni dei propri avi. Alpeggi abbandonati diventano incubatori per nuove attività, come la Lago Maggiore Zipline, un cavo di acciaio lungo quasi due chilometri su cui ‘volare’ di fronte ad un paesaggio unico al mondo. Tradizione e innovazione si alternano per dare nuova linfa vitale a questi luoghi, sempre nel rispetto dei valori tipici e tradizionali che saranno anch'essi protagonisti della nuova edizione di Intrecci sul Lago Maggiore.

Intrecci sul Lago Maggiore sarà prima di tutto un'occasione per conoscere e apprezzare il lavoro di tanti piccoli artigiani e riscoprire antichi saperi e tradizioni. Elemento clou della manifestazione sarà infatti la fiera-mercato, aperta al pubblico dalle 15.30 alla mezzanotte di sabato 17 e dalle 9.30 alle 19 di domenica 18 giugno: i cestai, insieme ad alcuni impagliatori, magliai e altri artisti dell'intreccio che lavorano materiali antichi e di grande fascino, costelleranno con le loro postazioni i cortili fioriti e i vicoli in pietra del grazioso centro storico di Premeno e oltre ad esporre i propri manufatti più interessanti, offriranno anche dimostrazioni di lavorazione.

Ad arricchire ulteriormente la fiera-mercato ci sarà anche una piccola selezione di produttori alimentari, veri e propri artigiani del gusto a km0. Durante tutta la durata della manifestazione sarà possibile degustare tipicità gastronomiche preparate nel goloso punto ristoro.

Sarà un appassionante viaggio nelle tradizioni d'Italia, perché ogni regione, ogni piccola località del bel paese, dalle Alpi agli Appennini offre variegate tipologie di cesti: già solo in questa porzione di Piemonte, si va dai tradizionali ‘cavành’ di ogni forma e misura, alle gerle per il trasporto del fieno, ‘shiuérün’ in dialetto locale, fino ai cesti da matrimonio, a quelli per le lavandaie o ancora per il pane o per l'asilo. Un patrimonio di cultura popolare e di sapienza concreta che Premeno vuole riscoprire e valorizzare attraverso Intrecci sul Lago Maggiore, evento che darà spazio anche ad alcuni appuntamenti collaterali particolarmente coinvolgenti.

Presso il Cinema di Premeno verranno proiettati documentari dedicati al territorio e al Parco Nazionale della Val Grande, ai suoi abitanti, alla sua flora e alla sua fauna. Durante la giornata di sabato Alexandra Klaus, talentuosa cestaia di origini tedesche, organizzerà un corso di intreccio: sotto la sua guida i partecipanti realizzeranno una piccola borsa intrecciando corteccia di castagno. Sabato e domenica l'Associazione La Lencistra coinvolgerà i più piccoli nell'antica arte dell'intreccio, con piccoli workshop gratuiti.

Ad impreziosire ulteriormente il centro storico di Premeno ci sarà la mostra Féman di Serena Guerra, un omaggio alle donne vigezzine d’un tempo, instancabili lavoratrici della nostra terra: coltivatrici, allevatrici, artigiane e colonne portanti delle loro famiglie.

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