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Cittadinanza onoraria a Monguzzi: è polemica

L’amministrazione comunale di Buscate ha deciso di dare la Cittadinanza onoraria a Carlo Monguzzi, che guidò l’opposizione alla discarica. Lega, Ottolini: “Controproducente e ipocrita”.
Buscate - Valeriano Ottolini

L’amministrazione comunale di Buscate, durante l’ultimo consiglio comunale, ha deciso di dare la Cittadinanza onoraria a Carlo Monguzzi, assessore regionale all’Ambiente ai tempi del Presidio, per il suo contributo nella lotta alla discarica, per cui Buscate negli anni Novanta divenne esempio e modello di cittadinanza attiva e resistenza.

Il 23 dicembre 1993, infatti, Monguzzi dichiarava decaduto il diritto alla realizzazione della discarica controllata di rifiuti urbani e assimilati, aprendo la strada alla raccolta differenziata e al riciclaggio dei rifiuti come alternative valide alla discarica. Nella delibera si legge che “il comitato, Legambiente e Carlo stesso hanno spostato il consenso alla discarica sostenuto pressoché da tutte le forze politiche presenti in Regione verso un nuovo modo di gestire i rifiuti, che ha fatto della Lombardia e di Milano l’esempio per le altre Regioni”.

Ma questo ha sollevato dissenso da parte dell’opposizione, in particolare di Lega Nord: “La scelta della Giunta Merlotti di riconoscere la cittadinanza onoraria ci ha lasciato perplessi e riteniamo che sia anche controproducente – commenta Valeriano Ottolini, segretario di zona della Lega Nord. Il riconoscimento arriva 30 anni dopo la battaglia contro la discarica avvenuta proprio a Buscate, tra l'altro nel pieno di un'ardua discussione in cui l'Amministrazione promuove un impianto di rifiuti privato adiacente a dove dovrebbe sorgere il parco pubblico in ricordo di quella battaglia.

Riteniamo che l'importanza di quell’evento nasceva proprio dalla trasversalità delle forze politiche in azione: nei presidi di Buscate si erano visti tanto Monguzzi quanto La Russa o il nostro Speroni, che tra l'altro lottò ancora a fianco dell'ex assessore Ottolini Valeriano per la chiusura dell'inceneritore ex ACCAM. La Lega locale ritiene che il voler dare una connotazione politica di parte, come si legge nella delibera di approvazione, dove sembra che tutto sia nato non dalla forza dei buscatesi, ma dall'operato di Legambiente, sia uno schiaffo verso chi si è battuto incurante della fede politica, per il bene del paese e del nostro territorio”.

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