Milano / Malpensa
Un primo bilancio del 'Fuorisalone'
È stata l’edizione del ritorno al consueto calendario, che vede il design protagonista nel mese di aprile. Milano Design Week è tornata a essere un vero e proprio punto di riferimento, che riflette la centralità della città meneghina per la ‘design industry’ e dell’evento come modello di sviluppo unico nel suo genere.
Fuorisalone è stato l’occasione per scoprire una città in fermento e in continua evoluzione, animata dalla volontà di mettersi in discussione e migliorarsi, e un momento in cui i grandi interrogativi di oggi, dalla questione climatica alla sostenibilità delle metropoli e dei processi di produzione, vengono a galla ed entrano nel dibattito.
Fuorisalone ci ha permesso di riscoprire la bellezza di edifici storici della città come Palazzo Broggi, Palazzo Serbelloni, Palazzina Appiani, Palazzo Treves, Palazzo Orsini, Palazzo Bovara, Palazzo Citterio, Palazzo Litta, Palazzo Reale, Palazzo Isimbardi, Palazzo Turati, Palazzo Senato, Palazzo Visconti e il Circolo Filologico Milanese; ma anche di esplorare luoghi solitamente inaccessibili, quali Palazzo Treves, l’ex Macello di Porta Vittoria, Convey di fronte allo scalo Farini, Morel Milano, l’Istituto Marchiondi Spagliardi, Dropcity per citarne alcuni.
I numeri dell’edizione 2023 parlano di una partecipazione importante e selezionata: la guida eventi di Fuorisalone.it ha proposto online oltre 900 eventi, raccontati sul sito da più di 8.000 immagini prodotte da 100 E.reporter, studenti selezionati dal Politecnico di Milano. L’edizione ha contato dall’inizio dell’anno un’audience di più di 550mila utenti unici e più di 3,2 milioni di pagine viste. Tra i canali social più visitati al primo posto Instagram, che ha visto per @Fuorisalone un incremento di 17mila follower nei giorni dell’evento e una copertura di più di 2 milioni di utenti.
“Quest’anno è emerso con chiarezza che Fuorisalone non è una sfida di numeri o record da rincorrere, ma una riflessione sul ruolo della città quale hub internazionale per addetti ai lavori. Il modello dell’evento sta in parte evolvendo: è un’occasione unica nel suo genere di incontro, confronto e sviluppo di relazioni, prima che di spazio espositivo temporaneo. Una delle trasformazioni più importanti a cui stiamo assistendo è il passaggio dai grandi eventi celebrativi a momenti più riservati che puntano al networking: diminuisce la scala - gli investimenti sono più ponderati - e aumenta la qualità delle relazioni. Si tratta di un trend in continuità con ciò che abbiamo visto durante l’ultima edizione 10 mesi fa e che conferma Milano come metropoli dall’anima sperimentale e trasformativa”, ha dichiarato Paolo Casati, co-founder di Studiolabo.
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