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Cinque ecografi “point of care”

Cinque ecografi “point of care” per le ambulanze medicalizzate della provincia di Novara, grazie al progetto di S.C.D.O. Emergenza Sanitaria 118 sostenuto da Fondazione Comunità Novarese onlus.
Salute / Novara - Cinque ecografi

Al fine di migliorare ulteriormente la qualità degli interventi nei confronti del cittadino, la S.C.D.O. Emergenza Sanitaria 118 A.O.U. "Maggiore della Carità” di Novara ha proposto a Fondazione Comunità Novarese onlus, il progetto “POCUS”.

L'ecografia o ultrasonografia point-of-care (POCUS) è un esame ecografico che può essere eseguito dal medico di Emergenza Sanitaria 118 durante la valutazione del paziente sia al domicilio sia direttamente sulla scena di un incidente e che permette una migliore accuratezza diagnostica; evitando, così, errori di valutazione, con evidenti vantaggi in termini di sicurezza e di comfort per il paziente. Un ottimo esempio di come una metodica diagnostica a basso costo (e facilmente eseguibile) possa aggiungersi all’esame obiettivo in un percorso di valutazione di un paziente, soprattutto se in condizioni critiche. Tale metodica permette sia di diagnosticare in tempi rapidissimi patologie acute, sia di trattarle precocemente anche sulla scena dell’intervento; evitando così complicanze gravi e riducendo sensibilmente la mortalità pre e intraospedaliera.

Grazie all’intervento di Fondazione Comunità Novarese onlus e alle generose donazioni di due dei Fondi costituiti presso FCN ossia Fondo Consorzio Mutue (con un contributo di 20.000 euro) e Fondo Esseco (con un contributo di 5.000 euro) e alla collaborazione con Croce Rossa Italiana - Comitato di Novara, è possibile oggi dotare tutte le quattro ambulanze medicalizzate della provincia di Novara (Novara, Borgomanero, Arona, Galliate) e avere un ulteriore apparecchio per l’addestramento dei medici. Cinque, quindi, in totale, gli apparecchi acquistati grazie al progetto “Pocus”.

“La POCUS – spiega il Direttore S.C.D.O. Emergenza Sanitaria 118 A.O.U. "Maggiore della Carità di Novara, Dott. Roberto Gioachin – fa riferimento alla pratica di medici professionisti che usano un ecografo per fare diagnosi ovunque, sia in ospedale sia in ambulanza, senza che il paziente debba essere inviato in un reparto di radiologia. Non si tratta di una sostituzione, ma di un’integrazione per potenziare le capacità diagnostiche del medico. L’aggiunta dell’imaging ultrasonografico al letto del paziente produce performance diagnostiche migliori anche nella corretta identificazione di patologie meno severe, consentendo la dimissione dall’ospedale in tempi più brevi e aiuta i clinici a predire la probabilità di ospedalizzazione, specialmente in pazienti con scompenso cardiaco”.

La possibilità, per il personale medico 118, di eseguire una diagnosi precisa direttamente sul luogo dell’intervento offre molti vantaggi, soprattutto considerando le peculiarità del territorio.

“Migliorare la capacità diagnostica dei nostri mezzi medicalizzati – continua il Dott. Roberto Gioachin - permetterà di iniziare una precisa terapia prima ancora dell’arrivo in pronto soccorso; di scegliere l’ospedale più corretto (evitando lunghi e difficoltosi trasferimenti secondari) e ridurre le ospedalizzazioni non necessarie, impostando corrette ed efficaci terapie da eseguire al domicilio. Il nostro auspicio è quello di poter dotare tutti i mezzi medicalizzati del Quadrante”.

“Ancora una volta la preziosa collaborazione della Fondazione Comunità Novarese onlus porta a un significativo risultato - dichiara il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Novara, Dott. Gianfranco Zulian - La dotazione di un apparecchio per l’ultrasonografia point-of-care (POCUS) per il 118 è un importante aiuto nell’assistenza fornita dal personale medico nell’immediatezza. Siamo certi che, anche in futuro, la Fondazione sarà al fianco della nostra azienda, come ha sempre fatto in questi anni in cui ha fornito aiuti che si sono rivelati di importanza sostanziale”.
Considerati i significativi cambiamenti registrati in questi anni in tema di assistenza sanitaria che richiedono un sostanziale ammodernamento del sistema partendo da alcune tematiche prioritarie (implementazione del governo clinico, ricerca e innovazione) il 118 ha l’obiettivo di operare, sempre di più, seguendo i principi di efficacia, qualità e sicurezza delle cure.

“Il nostro Comitato Di Novara – commenta il Presidente di Croce Rossa Italiana Comitato di Novara, Paolo Pellizzari - ha voluto essere al fianco del Servizio Sanitario anche in questa occasione. Nella prima ed importante fase di questo progetto; ci siamo resi subito disponibili nella gestione della scelta delle apparecchiature che andranno ad essere posizionate sui mezzi di soccorso avanzato. Le strumentazioni sono state individuate all’interno del progetto predisposto dalla Centrale Emergenza Territoriale 118 e acquistate grazie all'importante contributo di Fondazione Comunità Novarese onlus”.
La miniaturizzazione dell’elettronica, insieme alla sempre più elevata accuratezza e potenza di calcolo, consentono, oggi, di avere ecografi palmari di livello diagnostico ragguardevole. Le evidenze non mancano: in uno studio su 250 pazienti inviati a una valutazione ecografica approfondita, la POCUS ha permesso l’individuazione della presenza di anormalità nell’82% dei casi rispetto al 47% del solo esame obiettivo.

La POCUS (come parte integrante dell’esame obiettivo) ha, poi, permesso di individuare patologie non evidenti all’esame fisico e ha consentito la riclassificazione di pazienti portando a una modifica nella strategia terapeutica fino a un quinto dei casi. È stato anche documentato come i medici, a differente livello di training ed esperienza, migliorino notevolmente le loro abilità diagnostiche, dopo l’addestramento all’uso della POCUS.

La POCUS è applicabile in diversi ambiti della medicina. Si può, ad esempio, valutare la presenza di un versamento pericardico ed un eventuale quadro di tamponamento, stimare la funzionalità sistolica ventricolare sinistra, le dimensioni delle cavità cardiache, la presenza di difetti valvolari o di vegetazioni endocardiche; o ancora, a livello polmonare, verificare la presenza di uno pneumotorace, quotare il rapporto polmone asciutto/umido e vena cava inferiore o ancora la presenza di focolai del parenchima polmonare. I vantaggi, quindi, sono davvero innumerevoli e di grande valore.
“Siamo orgogliosi di aver reso possibile, grazie ai generosi donatori dei due Fondi costituiti presso FCN – spiega il Presidente di Fondazione Comunità Novarese onlus, prof. Davide Maggi – un progetto così importante per la salute e per la sicurezza dei cittadini. Contribuire alla dotazione di migliori strumentazioni da applicare sui mezzi di soccorso che possono rendere il lavoro dei medici più preciso ed evitare ai pazienti situazioni non necessarie, impostando, fin da subito le terapie più corrette ed efficaci, è per la Fondazione, una vera gioia. Collaboriamo spesso con Croce Rossa e con l’AOU “Maggiore della Carità” e ne conosciamo bene la serietà e l’impegno. Stesso discorso vale per la Struttura Complessa a Direzione Ospedaliera Emergenza Sanitaria 118 che, per l’appunto, lo scorso anno abbiamo scelto di premiare tra i nostri Benemeriti della Solidarietà proprio riconoscendone la presenza costante, continua e instancabile espressa anche durante la fase più acuta della pandemia”.

Chiunque può sostenere il progetto POCUS attraverso questi strumenti (ricordando sempre di esplicitare la causale POCUS):

- BOLLETTINO POSTALE
conto corrente n. 18205146 intestato a Fondazione Comunità Novarese onlus.

- BANCOPOSTA
codice IBAN IT63 T0760110100000018205146
a favore della Fondazione Comunità Novarese onlus.

- CONTO PAYPAL intestato a Fondazione Comunità Novarese onlus
all’indirizzo mail donare [at] fondazionenovarese [dot] it.

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