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sabato 23 novembre 2024 | ore 21:51

Un 'duo' classico

La violoncellista Christiana Coppola e la pianista Ludovica De Bernardo sono due straordinari giovani talenti della scena nazionale che all’auditorium Di Vittorio si presenteranno nel classico organico violoncello-pianoforte, proponendo due sonate temporalmente non lontane tra loro, ma musicalmente differenti
Musica - Un 'duo' classico

L’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz, contemporanea e classica organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, ospiterà sabato 11 marzo alla Camera del Lavoro di Milano (ore 17.30; ingresso 10 euro), per il penultimo appuntamento della stagione, due straordinari giovani talenti che si presenteranno nel classico organico violoncello-pianoforte, proponendo due sonate temporalmente non lontane tra loro, ma musicalmente differenti. Si tratta di due musiciste da seguire con grande attenzione, di due autentiche nuove voci della scena nazionale: la prima è la violoncellista Christiana Coppola, da poco maggiorenne e già diplomata in Conservatorio per “concessione alla precocità”, nata a Napoli in una famiglia di musicisti, vincitrice di primi premi e con un’attività concertistica cominciata da tempo. Di lei la critica ha sottolineato la “tecnica già solidissima”, “la grande musicalità” e la capacità di intuire “il cuore nascosto della poetica del pezzo”. Insieme a lei c’è l’eccellente pianista Ludovica De Bernardo, sua concittadina, anch’essa con un curriculum già importante e anch’essa vincitrice di diversi primi premi, attivissima sul piano concertistico in campo nazionale e internazionale, sia come solista sia in formazioni cameristiche, e docente al Conservatorio di Novara.
La loro proposta si concentra sulla classica sonata per violoncello e pianoforte e su due pagine di grande impegno tecnico ed espressivo, ma scarsamente eseguite. Di Alfredo Casella, esponente di quella “generazione dell’Ottanta” che segnò la rinascita strumentale della musica italiana, oltre che pianista di valore e artista eclettico, verrà eseguita la sua prima sonata per cello e pianoforte, ancora legata alle opere giovanili e a una venatura tardo romantica. Di Rachmaninov, grandioso virtuoso di pianoforte e compositore tra i più amati dal pubblico, esponente del tardoromanticismo meno aperto alle novità del Novecento, sarà proposta la Sonata per violoncello e pianoforte op. 19, opera del primo periodo compositivo, dallo sviluppo ampio e articolato, densa di colori drammatici e di effetti virtuosistici, che impegna il pianista quasi fosse un concerto solistico, mentre chiede al violoncello una pienezza orchestrale.

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