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lunedì 22 luglio 2024 | ore 11:35

L'ex campo militare per i profughi?

Delle 20 aree interessate anche la zona al confine tra Lonate Pozzolo e Castano Primo. E' tra le 20 aree per l'accoglienza dei profughi.
Cronaca locale - 20 aree in Lombardia per l'emergenza profughi

La notizia ha cominciato a rimbalzare, anche nel nostro territorio, alcune ore fa. Diverse le testate giornalistiche nazionali che hanno affrontato l'argomento con servizi ed approfondimenti in merito. Sembra, ormai, iniziata, infatti, la road map per far fronte all'emergenza e per accogliere i profughi del nord Africa, nella nostra Regione. Un vero e proprio piano strategico per l'accoglienza e che guarda con attenzione a quelle zone e campi recintati, da allestire o gestire a cura della Croce Rossa. Se ne è parlato e se ne continuerà a parlare nei prossimi giorni in Prefettura a Milano per rispondere all'allarme lanciato dal ministro Maroni. Da quanto si legge su alcuni prestigiosi quotidiani si tratterebbe, nello specifico, di individuare 20 aree del territorio (con la possibilità di essere delimitate da recinzioni), con una quota di 3500 profughi al massimo ed un tetto di circa 320 persone per ogni provincia lombarda. E tra le zone che, pare, siano state prese in considerazione, oltre alla caserma Mameli di viale Suzzani, ci sarebbe anche l'ex campo di addestramento militare ("Della Promessa"), al confine tra il Comune di Lonate Pozzolo e quello di Castano Primo. Da parte delle varie istituzioni che operano direttamente su questo territorio, però, ad oggi non è arrivata alcuna ufficialità in merito e rimane, quindi, da capire come ci si muoverà. Non è da escludere, inoltre, la possibilità che possano essere prese in considerazione anche alcune strutture ed edifici delocalizzati, che ruotano attorno all'aeroporto di Malpensa.
“Non ho sinceramente avuta alcuna informazione in merito – commenta il primo cittadino lonatese, Piergiulio Gelosa – ne tantomeno è arrivata l’ufficialità. Voglio sottolineare come si tratterebbe, qualora dovesse diventare un qualcosa di concreto, di una scelta, o meglio di una possibilità, che andrebbe ulteriormente a gravere sul nostro territorio. Su un’area, quella di Lonate Pozzolo e delle rispettive frazioni, che, già, quotidianamente, si trovano a doversi confrontare con problematiche importanti, legate da una parte all’aeroporto di Malpensa, ma anche e, ovviamente, a tutto ciò che ruota attorno alla zona, alquanto complessa, sia dal punto di vista di alcuni equilibri, si per come si sviluppa. Già facciamo fatica con le attuali risorse umane e di mezzi a disposizione, certamente non sufficienti, ritengo, perciò, impensabile doverci trovare a confrontarci con una nuova e così importante realtà. Non ci sono le condizioni necessarie per fare ciò e spero che ci si renda conto di questo, prima di giungere ad una decisione. Salvaguardando l’aspetto umano della situazione, ribadisco, però, come, ogni giorno, ormai da tempo, stiamo vivendo con problematiche e tematiche di grande rilevanza. Se se ne dovesse, quindi, aggiungere un’altra mi chiedo in che modo potremmo affrontarla”. Nessuna ufficialità, almeno fino ad ora, è arrivata anche a Castano Primo, come spiega il sindaco Franco Rudoni: “Il nostro territorio – afferma – sarebbe coinvolto, anche se non direttamente, in quanto confinante con la vicina Lonate Pozzolo e l’area, eventualmente, interessata, ma, ad oggi, non abbiamo avuto alcuna conferma in merito. Bisognerà capire come ci si muoverà e, soprattutto, con quali modalità”.

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