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venerdì 27 settembre 2024 | ore 00:18

Disagi a Milano causa sciopero

ATM non pubblicizza adeguatamente le agitazioni
Milano - Il Duomo

Nervi a fior di pelle per tutti i pendolari che lo scorso venerdì 10 dicembre si sono recati a Milano: revocato lo sciopero nazionale di 24 ore dalle organizzazioni sindacali FILT, FIT, UILT, UGL, ORSA, FAISA e FAST, ci sono stati comunque ampi disagi a causa dello lo sciopero nazionale di 4 ore indetto dalle organizzazioni sindacali SLAI COBAS e AL COBAS. Dalle 8.45 alle 12.45 le linee della metropolitana M2 e M3 sono rimaste completamente chiuse, mentre sulla M1 la circolazione era limitata solo ad alcune tratte. Fin qui nessun problema, tutti i lavoratori hanno diritto di sciopero. Il vero disagio è nato dal fatto che ATM non ha adeguatamente informato l'utenza a proposito dei possibili disagi, tanto che moltissimi sono usciti di casa senza sapere nulla delle agitazioni in corso, trovandosi ad aspettare per ore la riapertura degli accessi e delle stazioni. Inoltre, malgrado lo sciopero dovesse terminare appunto alle 12.45, le manovre di ripristino della normale circolazione sono durate ben di più, secondo gli operatori presenti in stazione a causa di un persistere dello stato di sciopero di molti macchinisti. Di conseguenza, soprattutto sulla M1 nel tratto Rho Fiera-Pagano, i passeggeri sono rimasti bloccati fino a oltre le 14. Non sono mancati momenti di tensione, con utenti che hanno cercato di scavalcare i tornelli e scendere presso la linea della metropolitana. Minori i disagi per i mezzi di superficie. Una situazione davvero incresciosa, considerato anche il grande affollamento delle linee in questi giorni per la Fiera dell'Artigianato in corso a Rho. Lo sciopero è sì un diritto, ma di cui si deve godere con rispetto per le persone che studiano, lavorano e si recano a Milano tutti i giorni.

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