Milano / Malpensa
"Auf Wiedersehen bomber"
Il mito, la leggenda, il bomber con la 'B' maiuscola. Ma, in fondo, ce ne sarebbero molti e molti altri di appellativi, perché Gerd Muller non era soltanto un calciatore. Era un simbolo, un icona, un esempio, il campione capace di far esultare tifosi, non solo nella 'sua' Germania, bensì in tutto il mondo; l'uomo e lo sportivo, insomma, lo sportivo e l'uomo, che ha scritto pagine di storia del pallone e che, oggi, anche da lassù, continuerà a regalare emozioni a tutti. L'addio ad uno dei grandi del calcio; l'ultimo saluto ad un punto di riferimento dentro e fuori dal campo. Classe 1945, Muller è stato tra i più forti centravanti tedeschi, campione d'Europa nel 1972 e, quindi, del mondo nel 1974 con la Germania Ovest, mentre con il Bayern Monaco ha conquistato 4 titoli, 4 coppe nazionali, 1 coppa delle coppe, 3 coppe dei campioni e una intercontinentale, diventando, tra l'altro, proprio con i bavaresi il miglior realizzatore di tutti i tempi. Non solo i successi sul terreno di gioco, contemporaneamente, infatti, sono arrivati pure un pallone d'oro e due scarpe d'oro. Una carriera eccezionale la sua; un passato fatto di traguardi e prestigiosi riconoscimenti, ma anche, purtroppo, una vita segnata dall'alzheimer che l'ha costretto, negli ultimi anni, ad affidarsi ad un centro medico specializzato. Anni, certamente, lunghi e difficili, prima di andarsene per sempre nelle scorse ore.
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