“Voglio raccontare questo amore, questa dedizione verso una madre, partendo da due grandi autori, Tahar Ben Jelloun e Simone De Beauvoir, nei quali ho ritrovato la mia storia, la mia vita di Madre di mia Madre”. Daniela Poggi arriverà a Castano Primo, venerdì 12 novembre, e lo farà con un momento che sarà un insieme di emozioni uniche. Perché “Io Madre di mia Madre – Non tutte le donne sono madri, ma tutte sono figlie”, che sarà in scena a partire dalle 21 all’auditorium “Paccagnini”, è molto di più di uno spettacolo. E’ un appuntamento per riflettere sul passato, sul presente e sul futuro, capace di toccare le corde dell’anima di ciascuno di noi che, volenti o nolenti, ai cinquant’anni, siamo nelle condizioni di diventare tutori dei nostri genitori, ricambiando l’affetto ed i sacrifici che loro hanno profuso nel crescerci ed entrando, così, veramente nel mondo dei grandi. Recital di alto tasso qualitativo, che si è potuto realizzare grazie alla collaborazione tra, appunto, la stessa Daniela Poggi con Giovanna Famulari (violoncello, voce e pianoforte), Massimo De Lorenzi (chitarra classica) e Silvio Peroni, è l’anteprima del progetto “Te.a.t.ar.”, ideato e diretto da Giorgio Almasio (già direttore artistico del Festival “Donne In Canto”), nuova proposta per un “territorio ritrovato”, nonché stagione teatrale che si dipana, di data in data, in vari teatri o sale, dando luogo ad un “unicum diffuso”, in grado di coinvolgere e mettere assieme le molteplicità che vi fanno parte. Ma, anche in questo caso, “Te.a.t.ar.” è qualcosa di ben più profondo. Un nome che risuona familiare e che, se da una parte vuol dire teatro in dialetto (per ritornare ad una verità di sentimenti e passioni, ad una serie di autentiche emozioni), dall’altra è l’acronimo di “Teatro ad Alto Tasso Artistico”, dove una mano attenta e precisa, a prescindere dalla tematica trattata, non concede sconti sulla qualità della proposta.

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