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sabato 23 novembre 2024 | ore 16:21

'La sorveglianza sanitaria' sull'amianto

A Turbigo un incontro pubblico con la presentazione di alcuni significativi dati
Turbigo - Incontro pubblico per parlare di amianto (Foto internet)

Si è parlato di amianto e dei rischi alla salute provocati dall'esposizione. In una sala delle Vetrate di Turbigo gremita si è svolto, infatti, l'altro giorno l’incontro, organizzato dalla sezione turbighese di AIEIA, l’Associazione Italiana che opera per sensibilizzare e agire nella tutela e nell’informazione dei cittadini proprio in merito a questo delicato tema. Un momento di approfondimento, ma, soprattutto, un appuntamento per conoscere e confrontarsi. Presenti erano numerosi lavoratori che in passato operavano in condizioni di esposizione all’amianto e che si sono sottoposti alla ‘sorveglianza sanitaria’ promossa dall’ASL Milano 1. I risultati delle indagini, svolte utilizzando le più recenti tecniche diagnostiche sviluppate, sono stati presentati dai due relatori intervenuti. Nella prima parte, il dottor Donelli dell’ASL Provincia di Milano 1, ha descritto quanto raccolto dalle indagini sui lavoratori a bassa esposizione e sui loro familiari, portando all'attenzione dei presenti alcuni elementi importanti, utili per cogliere qualche spunto in più sull’annosa questione del rapporto tra amianto e malattie respiratorie. Ad esempio si è chiarito come dalla quantità di dati finora raccolti sul tema si evidenzia che la forma tumorale del mesotelioma resta una malattia rara e strettamente correlata alla quantità di fibre respirate (variabile, quindi, da luogo a luogo di lavoro). Questo aspetto, sottolineato successivamente anche dall’intervento successivo tenuto dal dottor Tangredi (direttore dell’Unità di Medicina del Lavoro UOOML di Garbagnate), risulta cruciale per comprendere come l’amianto diventa causa tumorale se il lavoratore ha fisicamente respirato moltissime fibre (solo l’1,5 % dei casi indagati hanno presentato, infatti, questa patologia). Nella seconda parte della riunione, lo stesso dottor Tangredi ha, invece, descritto i risultati della sorveglianza sul campione di circa 60 lavoratori che ha deciso di sottoporsi alle analisi. Anche in questo caso, l’incidenza tumorale è ridotta al minimo. Su 55 persone, 25 hanno presentato ‘asbestosi’, di cui 20 con patologie benigne, 4 con alterazioni respiratorie e un solo caso ha presentato una ‘neoplasia’ alla laringe. Numeri e cifre certamente importanti e utili per fare maggior chiarezza sul ‘problema amianto’, soprattutto nel comprendere che il rischio grave appartiene a chi ha trascorso anni a stretto contatto con polveri di amianto (cantieri navali, fabbriche di produzione del cemento amianto, ecc.) e che, in ogni caso, l’insorgere del mesotelioma è ancora fortunatamente un fenomeno raro. Ciononostante il lavoro di informazione da parte di AIEA e tutte le iniziative regionali di mappatura e smaltimento delle coperture che sono state intraprese negli ultimi anni, deve continuare con sempre maggior forza per ridurre ancora più al minimo i rischi alla salute dei cittadini.

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