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sabato 27 luglio 2024 | ore 22:27

"Vaccinazioni: vogliamo chiarezza"

Ancora troppi disagi e difficoltà nelle prenotazioni e nelle somministrazioni. I sindaci di Inveruno e Castano sono tornati a chiedere chiarezza e interventi mirati.
Salute - Vaccinazioni anti-Covid (Foto internet)

Chiedono chiarezza. Da una parte il sindaco di Inveruno, Sara Bettinelli, dall'altra il primo cittadino di Castano, Giuseppe Pignatiello. E neanche a dirlo al centro delle attenzioni ci sono le vaccinazioni anti-Covid. "Ancora oggi dai centri vaccinali del nostro territorio riceviamo comunicazioni di disagi e mancanze - scrivono - Ancora troppi anziani non hanno ricevuto la prima dose. Certo, la campagna vaccinale in Lombardia sembra avere subito un’accelerata rispetto ai primi mesi del 2021, dove le prenotazioni e le somministrazioni sono state vittima del sistema organizzativo di Aria spa, società di Regione Lombardia che aveva gettato nel caos l’organizzazione della campagna". Ma se il cambio del portarle di prenotazione, da Aria, appunto, a Poste Italiane, ha risolto diversi problemi, questo non è bastato. "Purtroppo sono sempre troppe le persone over 80 che sono in attesa di poter ricevere il vaccino - ribadiscono i due sindaci - Dopo settimane di ritardi per completare la somministrazione della sola prima dose a tutti i lombardi più fragili, la Regione ha dato via libera dal 7 all’11 aprile alla presentazione ai centri a quegli anziani che avevano registrato la loro prenotazione sul portale di Aria, ma che poi non avevano mai ricevuto l’sms di conferma. Tutto risolto? Purtroppo no. Dopo delle verifiche effettuate sul territorio, abbiamo raccolto le testimonianze di cittadini che in questa settimana non sono riusciti ad effettuare la vaccinazione. I nostri anziani continuano a restare in questo limbo non più procrastinabile. Come inaccettabile è stato esporre la gente ad un andirivieni, poichè come da indicazione si sono presentati, alla loro età, in coda presso i centri vaccinali pieni di speranza e poi, dopo aver corso il rischio di assembramenti, non sono stati vaccinati perché privi di prenotazione". Così non va, allora, lo ripetono a gran voce. "È notizia di queste ore, come ha annunciato l’assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti, che la Regione avrà difficoltà a reperire nuove dosi di vaccino: il rischio è doppio, perché si profila lo scenario di prenotazioni fatte che potrebbero rivelarsi un ulteriore "ritenti, sarà più fortunato". In questo modo, insomma, non si può più andare avanti. Non è questa l’efficienza di cui abbiamo bisogno. Senza dimenticare l’ulteriore disagio che si sta creando rispetto alle liste delle persone disabili gravi e dei vulnerabili. Molti di loro, infatti, hanno dichiarato l’impossibilità di prenotare la propria dose di vaccino, nonostante posseggano il verbale certificato che attesta la disabilità di Inps. Significa che il sistema regionale non ha ancora caricato i codici fiscali di tutti i disabili gravi lombardi? In tutto questo il ritardo nello scambio di comunicazioni tra l’autorità sanitarie regionale ed i medici di base non aiuta a far sì che il sistema possa funzionare in modo efficiente. Fondamentale è poi avere contezza delle tipologie di vaccini a disposizione ed una analisi dei dati dei singoli pazienti prima dell’arrivo al centro vaccinale. Tutto ciò eviterebbe che i fragili o disabili, ma anche tutti gli altri, debbano fare più viaggi per poter ricevere il vaccino adatto a loro. C'è bisogno ed è fondamentale un’inversione di tendenza vera. Ormai questa situazione non è più accettabile. Noi Comuni ci siamo già messi tante volte a disposizione per dare una mano nella gestione della campagna vaccinale. Siamo purtroppo stati sempre ignorati. Ma, nonostante la poca considerazione dimostrata nei nostri confronti dall’istituzione regionale, comunque, nuovamente, ci mettiamo a loro disposizione per aiutare la gente e il nostro territorio".

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