Milano / Malpensa
Volontari... dal reddito
Rientro in sicurezza nelle scuole di Corbetta che, stamattina, hanno potuto contare su un servizio di vigilanza che… fa parlare. Ad essere impiegati nel servizio di pubblica utilità anti-Covid (rispetto dei protocolli di sicurezza, prevenzione degli assembramenti e misurazione della temperatura) c’erano i beneficiari del reddito di cittadinanza residenti nel Comune, abili al lavoro, che hanno accettato di mettersi al servizio della comunità. Già impiegati anche nel contesto della Festa del Perdono, gli altri corbettesi che percepiscono il sussidio verranno impiegati in altre attività, come la cura del verde pubblico e la manutenzione ordinaria e il presidio delle vie cittadine. “Siamo davvero orgogliosi di essere tra i primi Comuni in tutta la Lombardia a partire con questi progetti di pubblica utilità! Penso che sia davvero importante per i nostri concittadini, che vengono aiutati dallo Stato, potersi rendere utili restituendo un servizio così prezioso per la propria Comunità!” ha annunciato il Sindaco di Corbetta, Marco Ballarini. Non tutti i beneficiari della misura di sostegno statale, però, hanno accettato la richiesta di impiego del Comune: dei circa 140 percettori del reddito di cittadinanza, circa 60 sono abili al lavoro, ma di questi una quindicina non si sono presentati all’appuntamento fissato o hanno rifiutato espressamente. Sono stati quindi segnalati dal Comune al Centro per l’impiego di riferimento e sul portale stesso del Ministero. Sulla legittimità della richiesta, c’è poco da discutere: basta navigare sul portale web ufficiale del reddito di cittadinanza per leggervi che per ricevere il sussidio “è necessario rispettare alcune "condizionalità" che riguardano l’immediata disponibilità al lavoro, l’adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale che può prevedere attività di servizio alla comunità”.
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