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Terapia e diagnostica COVID-19

Si chiuderà il 20 aprile il bando da 7,5 milioni di euro per progetti di terapie e diagnostica del Coronavirus. Lo prevede la delibera approvata dalla giunta regionale.
Salute - Terapia e diagnostica COVID-19 (Foto internet)

Si chiuderà il 20 aprile il bando da 7,5 milioni di euro per progetti di terapie e diagnostica del Coronavirus. Lo prevede la delibera approvata dalla giunta regionale su proposta del vicepresidente Fabrizio Sala. Obiettivo del bando e' raccogliere progetti finalizzati a far progredire la conoscenza del Coronavirus per contribuire a una gestione più efficiente del paziente e alla capacità di preparazione e risposta a focolai attuali e futuri. PRESENTE E FUTURO - "Vogliamo finanziare progetti concreti che contrastino l'emergenza e allo stesso tempo - ha spiegato il vicepresidente Sala - guardino al futuro con nuove terapie e sviluppi diagnostici sulla base dei dati a nostra disposizione". "Un ringraziamento a Fondazione Cariplo e a Fondazione Veronesi che hanno deciso di co-investire rispettivamente 2 milioni di euro e 1,5 milioni di euro su questo progetto" ha detto ancora il vicepresidente Sala che ha anche precisato a chi è rivolto questo bando, aperto fino alle 17 del 20 aprile. AREE SCIENTIFICHE - Il bando stabilisce che i progetti dovranno riguardare lo sviluppo di: studi di virologia che permettono di identificare varianti virali attuali e/o future; terapie per affrontare le epidemie di Coronavirus attuali; diagnostica anche per screening di popolazione ampi che includano soggetti sintomatici e asintomatici; studi su popolazione che permettano una stima affidabile su soggetti asintomatici positivi o che siano stati positivi al COVID-19, con la possibilità di conservazione in bio-banca di materiale biologico proveniente da pazienti Sars-Cov-2 e da soggetti positivi asintomatici. Altre aree di interesse incluse nel bando sono lo sviluppo di: prototipi di DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) riutilizzabili rapidamente e con materiali di facile reperibilità, anche valorizzando la filiera corta; strumenti software per l'individuazione precoce e il contenimento successivo del contagio, ivi inclusa la sorveglianza attiva, la verifica dell'isolamento, la gestione dei sintomi, il monitoraggio dei potenziali contatti a rischio in linea con quanto indicato dall'OMS; misure atte a proteggere i soggetti fragili e con patologie pregresse. A CHI SI RIVOLGE IL BANDO - "Ci rivolgiamo - ha chiarito Fabrizio Sala - a organismi di ricerca pubblici e privati, ma anche a piccole, medie e grandi imprese. Vogliamo coinvolgere i nostri pilastri della Ricerca per avere un effetto immediato e progetti innovativi per contrastare il virus e sviluppare nuove terapie per il futuro". FILIERE CORTE PER PRODUZIONE DPI - "Puntiamo sulla diagnostica e sulle terapie, ma anche sullo sviluppo di prototipi di DPI realizzabili rapidamente - ha concluso Fabrizio Sala - I dispositivi saranno sempre più richiesti e l'obiettivo è valorizzare al massimo la filiera corta con materiali di facile reperibilità che consentano una produzione in serie nel piu' breve tempo possibile". Possono presentare le domande organismi di ricerca pubblici e provati costituiti in partenariati composti da un minimo di due soggetti; all'interno di tali partenariati potranno figurare, in qualità di partner, anche Organismi di ricerca pubblici esteri e/o localizzati al di fuori del territorio. Saranno accettate domande anche da partenariati composti da almeno un'impresa (grande, media o piccola) e un organismo di ricerca pubblico o privato compresi le Università, la ASST e gli IRCCS, pubblici e privati.

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