Milano / Malpensa
"Sfiducia con vere responsabilità"
- 19/11/2019 - 14:09
- Cuggiono
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - Il 18 novembre, dopo un teatrino durato mesi ed un immobilismo senza precedenti dell’Amministrazione dovuto alle lunghe trattative interne alla maggioranza, si è arrivati ad un nuovo capitolo di questa storia. Alle 14 il nostro capogruppo, Giovanni Cucchetti, riceve il testo di una mozione di sfiducia da parte dei tre membri della maggioranza, Giuliana Soldadino, Carlotta Mastelli e Christian Vener, e del consigliere di minoranza Paolo Sassi, con l’impegno di condividerla ed eventualmente firmarla la sera stessa. Storia già vista. Ci siamo passati esattamente un mese fa, quando di nuovo convocati sembrava che i giochi fossero conclusi e invece, senza dare nessuna motivazione, i tre della maggioranza si sono ritirati all’ultimo momento, per poi iniziare il famoso tira e molla di richieste alla signora sindaco. Consegnare una mozione di sfiducia alle 14 e chiedere di firmarla la sera stessa alle 22.30 è quantomeno irrispettoso. La mozione di sfiducia è un atto serio, che va eseguito con le giuste modalità e che dev’essere condiviso e discusso e non imposto. Cuggiono Democratica è stato il primo gruppo consigliare a proporre una mozione di sfiducia, già a giugno di quest’anno. Proposta che non ha riscontrato nessuna risposta e nemmeno un tentativo di discussione. Per questo ribadiamo la nostra ferma intenzione a voler firmare una mozione di sfiducia, ma riteniamo altresì importante farlo nei modi e nei tempi corretti. Il testo che ci hanno proposto è per noi di Cuggiono Democratica inaccettabile nei suoi due punti finali. Non vogliamo e non accettiamo di firmare una mozione che faccia ricadere la colpa del fallimento di questa Amministrazione solamente sull’inadempienza della signora sindaco. Non saremo complici del gioco di potere messo in atto da una parte della maggioranza, che per i propri giochetti ha immobilizzato il paese. E’ importante una seria presa di coscienza delle responsabilità che hanno portato al fallimento di questa Amministrazione e che riguarda tutto il gruppo e non solo il primo cittadino. La nostra richiesta era semplice: avremmo firmato se fossero stati cancellati i punti in questione, che qui vi riportiamo: lo stato di abbandono in cui versa il paese dovuto ad una lacunosa attività di manutenzione ordinaria; la diversità di orientamenti politico amministrativi tra ila signora Sindaco e parte della maggioranza sfociata in un perdurare di conflittualità; una mancanza di fiducia di una parte della maggioranza circa le scelte amministrative condizione indispensabile per proseguire l’azione di governo da parte del sindaco; il fallimento di alcune azioni politiche “forti” della maggioranza, quali la restituzione delle deleghe che nel tempo si sono succedute da parte di diversi componenti siano essi assessori che consiglieri delegati; l’incapacità del Sindaco di accogliere gli stimoli da parte degli esponenti della maggioranza e da parte dell’opposizione per un cambio di passo per poter intervenire sullo stato in cui versa il Comune. Nel quarto punto si fa riferimento alle revoche ed ai cambi di delega avvenuti in maggioranza a seguito di posizioni prese dalla signora Sindaco. Non è corretto per noi firmare una mozione di sfiducia perché il primo cittadino non ha accettato di reintegrare i suddetti consiglieri, o ancora perché non ha accettato rimpasti e imposizioni da parte loro. Se la loro presa di posizione è motivata da questo, non sta a noi sottoscriverla. I motivi del fallimento sono ben altri e non la perdita delle loro poltrone, di cui per altro possono ritenersi diretti responsabili. Il quinto punto sottolinea le colpe del sindaco, facendo ricadere la colpa di questo naufragio interamente sulle sue spalle. Come abbiamo già detto la responsabilità non è di uno solo ed è arrivato il momento che ci si prenda le proprie responsabilità davanti al paese. Inoltre, come prova della ferma e convinta presa di posizione nel fermare questa Amministrazione, abbiamo fatto al neo gruppo Prima Cuggiono e Castelletto, la richiesta di votare contro al bilancio nel prossimo consiglio comunale. Richiesta, quest’ultima, che ha scatenato sia i tre membri della maggioranza, sia la minoranza di Agorà. Hanno parlato di ricatto, ma riteniamo che non ci sia niente di strano nel voler chiedere di ribadire in modo deciso la loro opposizione anche in consiglio. Se sono convinti nel voler far cadere questa Amministrazione, perché non farlo nella sede più adatta, il consiglio comunale? Che ci sia della strategia in questo? Forse i tre della maggioranza non vogliono assumersi le loro responsabilità, se chiamati a farlo pubblicamente? Noi di Cuggiono Democratica siamo convinti della posizione intrapresa e siamo pronti a firmare una mozione di sfiducia che rispecchi le vere responsabilità di questo disastro. (Il gruppo Cuggiono Democratica)
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