Milano / Malpensa
'1915-1918 Ebrei per l’Italia'
Si inaugura giovedì 6 settembre alle 17, presso il Memoriale della Shoah di Milano, la mostra fotografica '1915-1918 Ebrei per l’Italia'. Il percorso espositivo si articola in 29 pannelli e 10 totem che, attraverso fotografie e documenti, raccontano i diversi momenti dell’impegno degli ebrei italiani alla Grande Guerra, allargando lo sguardo alla partecipazione della minoranza ebraica alla vita sociale, culturale e politica dell’Italia unita. La manifestazione si inserisce nel calendario delle iniziative realizzate per i cento anni della Prima guerra mondiale. Gran parte del materiale esposto proviene dall’archivio storico e dalla biblioteca della Fondazione CDEC. Il visitatore avrà a disposizione anche una postazione video, per indagare, attraverso un’apposita applicazione, album fotografici, documenti e immagini che non hanno trovato spazio nella mostra; un video sarà inoltre espressamente dedicato alla realtà ebraica romana. Partecipare al conflitto mondiale significò per gli ebrei italiani sancire definitivamente la propria appartenenza alla compagine nazionale, completare il processo d’integrazione iniziato cinquant’anni prima con la chiusura dei ghetti ed esercitare il diritto-dovere conquistato di essere “uguali fra gli uguali”. Furono circa cinquemila i militari ebrei impegnati nelle operazioni sui vari fronti, di cui la metà ufficiali. Quando, nel 1938, l’Italia fascista introdusse le Leggi antiebraiche, l’impegno e il sangue profuso non valsero ad attenuare la persecuzione: circa 250 fra i combattenti vennero deportati e uccisi nei campi di sterminio nazisti. La mostra offre importanti elementi di studio: una più ampia conoscenza della comunità ebraica sotto il profilo culturale, sociale, politico e religioso; notizie sui vari aspetti della partecipazione dei cittadini ebrei alla guerra e sull’impegno di organizzazioni e comitati per sopperire alle esigenze religiose dei militari; ritratti di personalità note e meno note; riflessioni sul ruolo delle donne, dei medici, dei rabbini. Fondamentale nel percorso narrativo risulta il ruolo della fotografia come strumento di rappresentazione della realtà e di testimonianza visiva di un vissuto. “Centrale – notano i curatori della mostra Gadi Luzzatto Voghera e Daniela Scala – è l’approfondimento del concetto di cittadinanza fra l’Ottocento e il Novecento, che conduce a valorizzare il contributo della memoria storica in tempi in cui avanzano con forza ideologie razziste e discriminatorie”. Roberto Jarach, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, ha commentato: “L’itinerario storico proposto dalla mostra mette in luce come la comunità e i singoli si siano attivati a supporto dell’intera compagine sociale, mantenendo viva la propria identità religiosa e culturale. A guidare lo spettatore nel percorso è la persistenza di una domanda: che cosa significava essere cittadini allora? E oggi? Un tema, quello dell’identità culturale e dello status di cittadino, oggi particolarmente attuale”. Sarà possibile visitare '1915 -1918 Ebrei per l’Italia' in concomitanza con gli orari di apertura del Memoriale e le sue tariffe di ingresso: il lunedì dalle 9.30 alle 19, dal martedì al giovedì dalle 9.30 alle 14.30 e la prima domenica del mese dalle 10 alle 18. Biglietto intero 10 euro - ridotto 5 euro. In occasione dell’inaugurazione della mostra, giovedì 6 settembre alle 17, si terrà una conferenza che vedrà la partecipazione della professoressa Barbara Bracco dell’Università Bicocca di Milano e del professor Luigi Tomassini dell’Università di Bologna, oltre che del presidente della Fondazione Memoriale Roberto Jarach, il direttore della Fondazione CDEC Gadi Luzzatto Voghera e la responsabile patrimonio fotografico della Fondazione CDEC Daniela Scala. Il 4 novembre, per la giornata di chiusura dell’esposizione, il Memoriale della Shoah ospiterà, inoltre, un concerto di canti tradizionali dello storico coro dell’ANA (Associazione Nazione Alpini). Per ulteriori informazioni, consultare i siti web: www.memorialeshoah.it e www.cdec.it.
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