Milano / Malpensa
'La parola amianto'...
Dopo 'Il rifiuto dei rifiuti', lo spettacolo teatrale che a 20 anni dal Presidio di Buscate ripercorreva le tappe di quella vittoriosa battaglia ambientalista (ilrifiutodeirifiuti.wordpress.com), ecco un nuovo progetto di teatro civile ed ecologico, che coinvolge l’Ecoistituto della Valle del Ticino, insieme all’Associazione Ryto e all’Associazione 5 agosto 91 di Buscate. Si intitola 'La fibra invisibile: conoscere l’amianto per una maggiore sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro', cofinanziato da Fondazione Aifos, una realtà filantropica attenta alla promozione della cultura della sicurezza sul lavoro. Si tratta di uno spettacolo di narrazione multimediale e interattivo, sui diversi aspetti della questione amianto, dai cenni storici alle citazioni letterarie, dagli aspetti scientifici, medici ed ecologici, alle vicende politiche, economiche e giudiziarie, senza trascurare l’importanza di informare sulle possibili soluzioni e le buone pratiche. Le fonti, accuratamente selezionate da Guglielmo Gaviani, sono molteplici ed eterogenee: da Plinio Il Vecchio a Italo Calvino, da Marco Polo al giovane chimico Primo Levi, passando per i dossier di Legambiente, Medicina Democratica e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, con riferimenti anche alla legislazione regionale, nazionale ed europea e alle sentenze dei processi Eternit, Pirelli, Breda, Enel, Alfa Romeo, Fibronit e Olivetti. Due, allora, gli appuntamenti: giovedì 28 giugno, alle 21 a 'Le Radici e le Ali' in via San Rocco a Cuggiono, e venerdì 29 giugno, all'auditorium comunale di via Trieste a Turbigo (sempre alle 21). Lettura scenica in antempria, tra narrazione multimediale e interattiva dai cenni storici alle citazioni letterarie, dalla ricerca scientifica alla tutela della salute e dell'ambiente, dalle vicende politiche, economiche e giudiziarie alle possibili soluzioni e buone pratiche ('La parola amianto, testo e regia Nora Picetti, consulenza tecnica Guglielmo Gaviani ed Emilio Pampaluna; testimonianze dei lavoratori della centrale di Turbigo).
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