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lunedì 25 novembre 2024 | ore 23:44

Sviluppo umano e ambiente

“Ancora oggi ben 1,8 miliardi di persone sono costrette a bere acqua contaminata”.
Rubrica 'Frecce dei giorni nostri' - acqua inquinata (da internet)

Già nel 1987, l’ONU, in un documento dal titolo Report of the World Commission on Environment and Development: our Common Future, sottolinea la necessità di percorrere le vie di uno sviluppo sostenibile, che faccia incontrare i bisogni del presente, senza compromettere le possibilità delle future generazioni. Nei trent’anni che sono trascorsi, non siamo stati molto bravi nel tutelare l’ambiente e nel garantire risorse a chi verrà dopo di noi, oltre che a moltissimi sfortunati nostri contemporanei. Il problema della sostenibilità del nostro sviluppo si è fatto globale e urgente. Due obiettivi inscindibili sono davanti a noi: la sconfitta della povertà e la salvaguardia dell’ambiente. Solo il conseguimento di entrambi i risultati congiuntamente può portare alla pace. E’ evidente che si deve fare qualcosa, anche a partire dalla nostra sensibilità di consumatori: non si può semplicemente aspettare che i governi e gli organismi sovranazionali decidano per noi. Siamo tutti implicati e tutti dobbiamo contribuire al bene comune. Alcuni dati ONU possono aiutarci a riflettere. Per esempio ancora oggi un bambino su quattro sul pianeta, a cinque anni ha un’altezza inadeguata alla sua età (segno di malnutrizione); ogni giorno, nel 2014, ben 42 000 persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case a causa di conflitti armati. Ancora oggi ben 1,8 miliardi di persone sono costrette a bere acqua contaminata e ben 2,4 miliardi non hanno fognature o bagni. Una persona su cinque non ha ancora accesso all’elettricità. Le aree urbane vanno estendendosi in periferie immense e non sempre servite da reti idriche, fognarie, elettriche. Tali aree andranno crescendo soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Si calcola che le città, che occupano solamente il 3% del suolo terrestre, consumano tra il 60 e l’80% dell’energia e sono responsabili del 75% delle emissioni derivanti da carbone. Tutti siamo chiamati a fare qualcosa e alla svelta.

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