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Progetto 'Oasis'

Test e analisi sulla terza età
Attualità - Anziani (da internet)

Si chiama ‘Oasis’ l’ambizioso progetto parzialmente finanziato dall’Unione Europea volto a favorire l’accesso e l’integrazione dei cittadini appartenenti alla fascia della terza età alle nuove tecnologie informatiche e di comunicazione, evitando così il loro isolarsi dalla società. Iniziato nel gennaio del 2008 e coordinato in Italia dalla FIMI Philips di Saronno nell’area di Milano e da ATAF nell’area di Firenze, in collaborazione con ANCESCAO e con la Provincia di Milano, il progetto, che coinvolge ben 33 organizzazioni a livello internazionale, ha dato il via proprio in queste ultime settimane alla fase sperimentale, dopo aver definito le specifiche e aver sviluppato delle soluzioni ai possibili disagi in cui può incorrere una persona anziana.
E qui entra in scena il Centro Anziani Diurno di Buscate, diretto dal presidente Giovanna Pisoni, scelto come ‘campione’ per la ricerca della fase sperimentale nell’area del Castanese. Proprio a Buscate, presso la sala Dottor Lodi, mercoledì 9 dicembre si è tenuta una simulazione atta a testare l’efficacia di alcuni particolari sensori, detti accelerometri, che hanno il compito di monitorare il grado di affaticamento dell’individuo, attraverso l’attività muscolare correlata all’attività cardiaca e respiratoria.
“Applicando questi sensori su tutta la superficie corporea, possiamo rilevare l’indice di fatica, cioè lo sforzo fisico che i nostri volontari compiono mentre stanno svolgendo un’attività fisica – spiega l’ingegner Silvio Bonfiglio, coordinatore del progetto – Il nostro scopo è quello di poter comparare i dati relativi all’affaticamento dell’anziano mentre sta facendo la medesima attività, ma in diversi momenti della giornata, di modo da poter avere un feedback per poter costruire il modello matematico in grado di evidenziare un’eventuale patologia del soggetto in esame”.
“Qui a Buscate si è scelto un campione di 30 anziani sani provenienti da Arconate, Inveruno e Cuggiono oltre che da Buscate – commenta Giovanna Pisoni – I quali ringrazio per aver collaborato e partecipato così entusiasticamente a questo progetto molto importante per migliorare la qualità della vita proprio delle persone in questa delicata fascia d’età”.
Lo stesso esperimento è stato effettuato anche al Centro Anziani di Vanzaghello, sempre su un campione di 30 persone, ma provenienti da Vanzaghello, Magnago, Bienate e Robecchetto.
“Sui dati rilevati da questo campione di 60 individui e su quelli ottenuti nell’area toscana seguita da ATAF verranno effettuati degli studi avanzati con il supporto dell’Università di Pisa e del CNR di Pisa, che ci permetteranno di avere un quadro completo della situazione, aspirando appunto al modello matematico universale” commenta Bonfiglio.
Presenti durante l’esperimento le principali figure coinvolte nel progetto: i presidenti dei due Centri Anziani, Giovanna Pisoni per Buscate e Angelo Boldrini per Vanzaghello, il sindaco di Buscate Luigi Serati, l’assessore ai servizi sociali di Buscate Marina Teresa Pisoni, l’assessore provinciale alle politiche sociali Massimo Pagani, l’ingegner Silvio Bonfiglio, il coordinatore dell’ufficio Anzianinsieme Tarcisio Lattuada e la dottoressa Abbamonte.
Se questa sperimentazione avrà successo, raggiungendo i risultati sperati, l’utilizzo di questa strumentazione verrà ampliato a tutta la popolazione, proprio per permettere una maggiore prevenzione di alcune patologie, andando ad influire beneficamente sulla spesa pubblica per la salute.
Scopo ultimo del progetto, il cui termine è previsto per il 2012, sarà comunque lo sviluppo di una piattaforma per consentire la facile integrazione di vari servizi, già esistenti o da creare, la loro interoperabilità e la condivisione dei contenuti, proprio per aiutare gli anziani a migliorare la qualità della loro vita attraverso una maggiore autonomia e indipendenza.

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