Milano / Malpensa
"Assessore faccia chiarezza davvero..."
- 21/10/2016 - 10:37
- Castano Primo
Una lettera aperta, indirizzata all'assessore regionale Massimo Garavaglia. A scriverla è il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, per chiedere delucidazioni, ma soprattutto fare chiarezza ("E una volta per tutte - come ci tiene a sottolineare lo stesso primo cittadino castanese") sulla questione moschea in città. "Egregio assessore, leggo con stupore le poche righe del comunicato nelle quali vengono date indicazioni fuorvianti e poco chiare sulla sittà che ho l'onore di amministrare e ritengo sia indispensabile fornire alcuni chiarimenti - si legge appunto nella missiva - Nel comunicato si parla di una moschea che si starebbe costruendo a Castano, mentre si dovrebbe parlare, per correttezza e precisione, di un'associazione culturale islamica, già presente da anni sul territorio, alla quale l’ufficio comunale competente ha rilasciato un permesso edilizio per ristrutturare e ampliare il bene di proprietà, da destinare a sede privata dell'associazione. Si parla poi di un'acclarata volontà dei soggetti interessati, mentre ritengo si dovrebbe parlare di dubbi e problemi anche logistici rispetto alla legittimità del permesso concesso". Quindi, si fa riferimento alle due comunicazioni a riguardo inviate proprio alla stessa Regione. "Credo sia giusto ricordare che sono state mandate una in data 24 agosto 2016 (protocollo numero 14471) e l'altra, invece, il 23 settembre 2016 (protocollo numero 16804), allegando alle stesse tutta la documentazione in nostro possesso. Inoltre, dopo aver avuto diversi scambi telefonici con i dirigenti e i tecnici regionali, non è stata data alcuna risposta chiara alle richieste di parere avanzate, il suo comunicato è l'unico orientamento preciso ottenuto ad oggi. In tale situazione mi fa specie che ci sia chi provi a strumentalizzare una circostanza in cui l'Amministrazione comunale sta dimostrando di agire con totale trasparenza e volontà di rispettare le regole. Se si è deciso di imbastire una procedura tanto importante e dispendiosa (diffida, richieste di pareri esterni non solo in regione ma anche a professionisti esperti, avocazione) è evidente che si vuole fare chiarezza. Tuttavia questa Amministrazione non accetterà mai il punto di vista di chi pensa di travisare le regole e le leggi per fini di bassa politica, non rispettando le diversità culturali di persone che sono legalmente presenti sul nostro territorio . È nostra volontà, come già detto, trovare una soluzione che possa tutelare le istanze di tutti i cittadini Castanesi e nei prossimi giorni ci saranno degli incontri in tal senso". Ancora, prosegue la lettera: "Egregio assessore Garavaglia, la legge regionale è stata modificata non più tardi di un anno fa come lei stesso fa presente nella nota dell'11 ottobre, ed è per questo che è a voi che mi sono rivolto, purtroppo con poco successo, quindi se veramente le sta a cuore questa situazione e vuole trovare una soluzione, la invito a presenziare ai prossimi incontri quale rappresentante e referente di Regione Lombardia o almeno a farci avere finalmente un parere chiaro sulle richieste fatte dal Comune che rappresento, in modo da trovare insieme una soluzione ed affinchè ognuno possa prendersi con serietà e nel rispetto di tutti, le proprie responsabilità. In attesa di un cortese e positivo riscontro porgo distinti saluti e auguro a lei e a tutto il suo staff di costruire una politica che abbia come obiettivo le comunità locali, i bisogni, le difficoltà di tutti i giorni e non gli interessi di bandiera che a poco servono e che poco danno ai cittadini che entrambi rappresentiamo".
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