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lunedì 22 luglio 2024 | ore 17:47

Etica ed Economia

Incontro in Bocconi con l'Arcivescovo Tettamanzi
Attualità - L'Arcivescovo Dionigi Tettamanzi

‘Etica e Capitale. Un’altra economia è davvero possibile?’ è il titolo dell’ultimo libro pubblicato dall’Arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi e presentato ieri sera presso l’Aula Magna dell’Università Bocconi. A partire dal rapporto necessario tra Economia ed Etica, il Card. Tettamanzi ha introdotto la conversazione riprendendo l’ultima enciclica sociale di Benedetto XVI ‘Caritas in Veritate’ e sottolineandone gli aspetti più significativi. Tra questi emerge in maniera potente la necessaria connessione tra l’Economia e l’Etica: essa non va intesa solo come un rispetto fittizio di regole e norme, quanto piuttosto come un comportamento nuovo, fondato sull’umanità e sulla carità, da assumere anche in settori apparentemente asettici all’umano come l’Economia e la Finanza. Buona parte degli intervenuti alla conferenza concordano sul fatto che alla base di questa crisi economica vi sia stata certamente l’assenza di senso etico da parte di molti attori dello scenario economico-finanziario mondiale. Il Rettore Tabellini, ad esempio, nella sua introduzione ha dichiarato che ‘l’economia non è solo la ricerca dell’allocazione ottimale delle risorse, ma deve anzitutto servire per migliorare l’uomo nella sua interezza’. Oppure, secondo il Prof. Marchetti, Presidente della Rizzoli Corriere della Sera Media Group, ‘l’etica in economia non consiste solo nel rispetto delle regole, ma nel perseguimento del bene comune’ poi continua: ‘anche premiare il merito è un atteggiamento necessario per ripartire da questa crisi: la strada facile dei privilegi e delle raccomandazioni non porta a nessun sviluppo’. Anche Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo e presidente dell'ACRI, auspica il ritorno del vecchio termine ‘fare economia’, inteso non come una rinuncia al consumo, quanto ad un comportamento consapevole e responsabile nel consumo e nell’acquisto dei beni. Dopo due ore intense di confronto e dibattito, l’incontro in Bocconi si è concluso con un richiamo dell’Arcivescovo alla sobrietà come fondamento per la ricostruzione dello scenario economico internazionale. ‘Essere sobri non significa non comprare, non consumare, fare rinunce. Tutt’altro: significa educarsi alla giusta misura in tutte le cose. In ultima analisi – ha concluso – la sobrietà rappresenta la premessa della solidarietà e la solidarietà è un valore imprescindibile per la ricostruzione dell’economia del futuro’.

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