Là dove molti di loro trascorrono gran parte delle giornate. Là hanno deciso, oggi più che mai, di scendere nuovamente in campo, ma stavolta di fronte c’è la partita più importante. I giornali e le televisioni negli anni ne hanno parlato purtroppo in tante, troppe occasioni; i titoli che uno dopo l’altro si susseguono: “Malore, l’atleta crolla in campo”, o ancora “Shock alla partita!”, fino a “L’ha salvato il defibrillatore” oppure “Preghiamo e speriamo! Ti siamo tutti vicini; sta lottando come un guerriero”. Ogni secondo, ogni istante, alla fine, è prezioso e fondamentale. Non c’è tempo da perdere, insomma. Lo sa bene il Movimento dei Giovani Padani di Castano e subito allora le parole hanno lasciato il posto ai fatti. “Vogliamo comprare un defibrillatore da donare poi all’Amministrazione comunale che lo posizionerà nel luogo più adatto – spiega il coordinatore Daniele Rivolta – Per farlo però ci serve l’aiuto di tutti voi. Proviamoci e facciamolo insieme. Per il bene di Castano, per i giovani di Castano e per lo sport a Castano!”. Che tradotto significa una raccolta fondi appunto dove chiunque potrà essere parte attiva e contribuire. “Nel 2016 finalmente in ogni edificio pubblico adibito a funzioni di tipo sportivo sarà necessario avere appunto queste apparecchiature per i casi di emergenza – continua il coordinatore dell’Mgp – Abbiamo calcolato che il costo di uno si aggira attorno ai mille euro e ciò significa che basterebbe che 100 castanesi donassero 10 euro a testa per riuscire ad acquistarlo. Il defibrillatore, poi, verrebbe dato al comune che sceglierà la struttura più adatta dove sistemarlo; probabilmente, dato l’afflusso maggiore di associazioni sportive e bambini, un’idea potrebbe essere certamente quella della palestra di via Giolitti. E’ un’iniziativa importante, noi ci siamo e ci saremo (ad esempio stasera abbiamo organizzato un aperitivo al bar Xenia appunto per proseguire la raccolta fondi), anche voi siamo sicuri ci sarete (come dimostra la grande risposta avuta dalla popolazione durante le giornate che eravamo davanti ai due plessi scolastici e in piazza Mazzini)”.

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