Milano / Malpensa
"Riforma del Senato fondamentale"
- 25/08/2015 - 13:54
- Politica
“Il programma delle riforme volute da PD e Governo è ambizioso. Non ci siamo mai fermati. Potremmo passare ore a raccontare le cose che sono state fatte da quando c’è il Governo Renzi, poi alcune possono anche non piacere ma non si può dire che siano stati solo annunci: la riforma della scuola, il Jobs Act, la riforma elettorale, la legge anticorruzione, gli eco-reati e una serie di cose che da anni erano attese in questo Paese sono state realizzate. Così tante riforme realizzate in così poco tempo non ce ne sono state in altre fasi storiche, per cui è sbagliato parlare di annuncite.
I risultati di queste riforme li valuteremo nel tempo. Personalmente, ad esempio, non credo che sia negativo aver risolto molte crisi aziendali che hanno permesso di salvaguardare l’occupazione. Così come trovo positivo il Jobs Act, che ha prodotto la stabilizzazione dei precari che prima non avevano contratti a tempo indeterminato e adesso li hanno”. Lo ha detto il senatore PD Franco Mirabelli, intervenendo a Omnibus.
Mirabelli ha poi ricordato che “Ora siamo tornati a discutere della riforma del Senato. Sulla richiesta di una parte del Parlamento e di una parte del PD di verificare la possibilità di fare alcune modifiche sulla composizione del nuovo Senato ci sono delle proposte in campo, tra cui quella del senatore Zanda, che possono aprire una prospettiva e consentire di uscire dal muro contro muro. Personalmente, ritengo che sia una soluzione ragionare su consiglieri regionali eletti dai cittadini consapevoli del fatto che quei soggetti andranno anche a comporre il nuovo Senato”.
“La riforma costituzionale per noi è decisiva perché, per ripartire, questo Paese ha bisogno che si ricostruisca la fiducia nella politica da parte dei cittadini e, per farlo, è necessario che la politica e le istituzioni comincino a cambiare, partendo da se stesse. – ha concluso Mirabelli - Non posso credere che alla fine ci sia una parte del PD, che è nato anche per cambiare la politica, che si possa mettere di traverso rispetto ad una scelta di questo tipo e non penso neanche che chi è in buona fede possa pensare di ripartire da zero dopo che due letture del testo sono già avvenute”.
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