Milano / Malpensa
Giù le prime 80 abitazioni
"La prima fase di demolizione delle case fantasma attorno all'aeroporto di Malpensa si concluderà entro l'apertura di Expo. Grazie alla grande collaborazione di tutti i
soggetti coinvolti riusciremo a cancellare gli immobili che oggi sono oggetto di abbandono e rovina, ma anche di occupazioni abusive e furti, con un pericoloso degrado sociale della zona. Una situazione che non si poteva più tollerare e che Regione Lombardia ha inteso risolvere fin dai primi mesi di lavoro della Giunta Maroni". Lo dichiara l'assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, che ha presieduto, oggi, a Palazzo Lombardia, il Comitato Malpensa, che coinvolge i tre comuni varesini di Ferno, Somma Lombardo e Lonate Pozzolo, i Ministeri dello Sviluppo economico, dell'Ambiente e delle Infrastrutture e tutti i soggetti facenti parte dell'accordo sulle aree delocalizzate intorno allo scalo.
DEMOLIZIONI COMPLETATE PER EXPO
"Oggi - prosegue Viviana Beccalossi - abbiamo condiviso il cronoprogramma presentato da Aler Varese, che si occuperà delle procedure di gara e di appalto per le demolizioni e che ha predisposto un progetto preliminare, che sarà esaminato dalla Conferenza di Servizi del prossimo 17 luglio. Dopo questo via libera, si procederà a tappe forzate, con la redazione del progetto esecutivo e il bando di gara ai primi di ottobre, per poter aprire i lavori dopo l'aggiudicazione nei primi giorni del 2015. L'obiettivo è chiaro: entro il 21 aprile le demolizioni dovranno essere completate".
COSTI
Secondo gli accordi sottoscritti, in questa prima tranche di demolizioni verranno impiegate le risorse attualmente a disposizione, pari a circa 4 milioni di euro, per abbattere circa 80 abitazioni, la metà del totale, individuate dai singoli
comuni secondo lotti omogenei.
COLLABORAZIONE È STATA FONDAMENTALE
"Va sottolineato - precisa l'assessore Beccalossi - che questo risultato è stato raggiunto grazie alla concreta collaborazione di tutte le parti in causa. Regione Lombardia ha voluto premere il testo sull'acceleratore e così bisognerà continuare per raggiungere il primo obiettivo, quello di sostituire con un prato queste aree fatiscenti, che non rappresentano certo un buon biglietto da visita per chi sbarca in Lombardia da Malpensa".
NUOVA DESTINAZIONE AREE
"Il lavoro - conclude l'assessore - continua su due fronti. Da un lato, vanno trovate nuove risorse per completare l'opera di demolizione e, dall'altro, va definita la nuova destinazione di queste aree. Mi piacerebbe coinvolgere il mondo dell'università, italiano e straniero, per lanciare un grande concorso di idee che possa dare un'identità importante e innovativa agli ex quartieri fantasma, magari partendo
dall'ambizione di farne aree tax free e a zero burocrazia".
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