Basket, pallavolo, calcio e arti marziali... “chiamateli sportivi”. Chiusi i libri e messi via gli zaini, sono tanti i ragazzi del nostro istituto che quotidianamente dedicano parte del loro tempo libero alle attività sportive. Da una parte, ad esempio, Mattia Introini, 16 anni calciatore, dall’altra, invece, Filippo Albeverio, 17enne e la passione per le arti marziali miste (MMA, mixed martial arts). MATTIA - Vive a Samarate e da anni gioca a calcio. Prima di iniziare però a calcare i terreni gioco, praticava nuoto. Poi, il pallone che non lo ha più abbandonato. “Sono sempre rimasto nel mio paese, nella Vergherese 97. Ho fatto praticamente tutti i ruoli, tranne il portiere, alla fine sono diventato attaccante”. La partita più bella che ricordi? “Due anni fa: di fronte avevamo la prima in classifica. La gara è finita 2 - 0 e io ho segnato le due reti della vittoria. Grazie a quel risultato abbiamo vinto il campionato”. Hai qualche idolo a cui ti ispiri? “Ibrahimovic. Mi piace il suo modo di stare in campo”. Quanti campionati hai vinto? “Due in tutto (Vergherese e Sommese)”. Infine, per che squadra tifi? “Per il Milan. Mio zio era milanista e mi ha trasmesso la passione”.
FILIPPO - Invece di anni ne ha 17 e vive a Dairago. Da un anno circa pratica arti marziali miste. Come hai iniziato? “Ho sempre avuto una grande passione per questi sport”. Quali emozioni hai provato le prime volte? “E’ stato fantastico; finalmente potevo fare quello che mi piaceva”. Quante ore alla settimana ti alleni? “Tre ore di arti marziali e due di palestra”. Hai un idolo? “Si, è un lottatore americano: Anthony Pettis”. Prima di praticare MMA, cosa facevi? “Giocavo a calcio e correvo in bicicletta”.

Habib Ali

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