Milano / Malpensa
La musica è la loro espressiione
- 31/01/2009 - 17:47
- Territorio
Per diventare una rockstar, o quasi, ci vogliono talento, tanta buona volontà e determinazione. È quello che insegnano gli ‘A Place In The Sun’. Non li avete mai sentiti nominare? Per ora, perché i fratelli Alessio e Raul Di Moro (di Malvaglio), Diego Dondi (Turbigo) e Nicky Bombonati (Boffalora sopra Ticino) sono decisi a sfondare. “Il gruppo con questa formazione definitiva è nato nel 2006 - racconta il cantante e chitarrista Alessio - ma ci conoscevamo da tempo. Si può dire che abbiamo imparato tutti a suonare nel garage di casa mia”. Grazie alle loro precedenti esperienze musicali hanno saputo muoversi nella giusta direzione per farsi conoscere in fretta: hanno inciso i loro brani e li hanno pubblicati sul web (il loro sito è http://www.myspace.com/aplaceinthesunrock). Sono stati così scoperti da una casa discografica giapponese che ha prodotto il loro album, `Leaving Home´ e si sono conquistati un buon numero di fans affezionati. “Nel luglio 2007 abbiamo fatto un piccolo tour di una settimana e mezzo nel nord Europa. Una volta tornati a casa, abbiamo contattato Max Cantù della Bagana Records che ci ha dato l’opportunità di pubblicare l’album anche qui in Italia. Uscirà tra breve”, continua nel suo racconto Alessio. Sempre più artisti al giorno d’oggi cercano di farsi conoscere tramite internet. “È un grande aiuto, soprattutto per i ragazzi più giovani che ancora non sanno come funziona il mondo della musica - afferma - Registrare un cd è costoso, ma il rischio del web è perdere la qualità.” A questo proposito, cosa ne pensi del mondo della musica oggi? “È dura. I cd costano troppo ed è colpa delle case discografiche. Parlo per esperienza personale…”. Le tredici canzoni del loro disco sono tutte in inglese, lingua che ritengono più adatta musicalmente dell’italiano. Tra queste, `The one she’s after´ vanta una collaborazione importante: con loro canta infatti Simon Head, tour manager dei `Sum 41´ (la band di `Still waiting´) dal 1999 al 2001. Insieme all’album, che in copertina porta l’immagine di una tipica cassetta delle lettere americana, è prevista la diffusione del loro primo video, `Moves and movies´, girato lo scorso anno in un capannone di Malvaglio. Chi vorreste diventare da grandi? “Noi stessi. Facciamo un genere forse trito e rititrito, vogliamo avere la nostra personalità e personalizzare quello che suoniamo. Veniamo dalla grande ondata punk-rock degli anni ‘90. Anche se ora tutto viene definito punk, anche quello che non lo è per niente.” Hanno bene in mente quello che vogliono essere, insomma, questi ragazzi. In ogni caso, rimangono con i piedi per terra, continuano a lavorare e non cambiano il loro modo di essere: “I ragazzi delle altre band mi prendono spesso in giro perché bevo solo acqua e succhi di frutta”. Stona un po’, effettivamente, con la classica immagine della rockstar… ma gli `A Place In The Sun´ dimostrano di rimanere ragazzi come noi.
Siamo al lavoro per offrire a tutti un’informazione precisa e puntuale attraverso il nostro giornale Logos, da sempre gratuito.
La gratuità del servizio è possibile grazie agli investitori pubblicitari che si affidano alla nostra testata.
Se vuoi comunque lasciare un tuo prezioso contributo scrivi ad amministrazione [at] comunicarefuturo [dot] com
Grazie!