Boschi. Verde. Aria. Cielo. Terra. Quanto diamo per scontato lo sfondo della nostra vita e, come tale, quanto poco ci pensiamo? Città e paesi crescono su se stessi, con logiche che via via annullano spazi verdi, spazi di vita. Abbiamo incontrato la Responsabile dei Soci WWF di Cuggiono, Mariateresa Benedetti, in merito proprio a questo tema a partire da un caso concreto, la zona denominata Bosco San Pietro già oggetto negli ultimi anni di una urbanizzazione sfrenata. L’attenzione dei Soci è stata allertata nel momento in cui hanno verificato che l’area in oggetto potrebbe essere edificabile e che questa potrebbe essere una delle vie che l’Amministrazione Comunale intende intraprendere. “Anzitutto – osserva Benedetti - l’area in oggetto è da considerarsi ‘bosco’ a partire dalla definizione che ne fornisce il settore Boschi del parco del Ticino (definizione art. 42 L.R. 31/2008), ossia un’area coperta da vegetazione naturale con una superficie di almeno 2000 mq, con piante ed arbusti di età maggiore di 5 anni per una densità di copertura superiore al 20% della estensione dell’area. Nel caso in questione, non concepiamo la possibilità della perdita di un’area che presenta un ecosistema, un delicato equilibrio flora e fauna di fronte al quale sempre più spesso si agisce senza ponderata riflessione e senza prevedere gli effetti che certamente nel tempo ci saranno relativi alla cancellazione di quello che riteniamo a tutti gli effetti un patrimonio da salvaguardare”. Che cosa accadrà di tale area non è ancora noto. I Soci auspicano che, qualora si proceda a rendere la zona edificabile, “vengano rispettate tutte le norme che regolano la trasformazione di un’area definita Bosco”. Ciò implica anche l’impegno concreto a ri-forestare un’altra area con una estensione doppia a quella in oggetto. Come a dire che quanto viene (verrà?) distrutto possa essere riproposto altrove, e lì attecchire nuovamente

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