Milano / Malpensa
Malpensa: promessa incompiuta
- 23/04/2012 - 12:13
- Editoriali
La continua ed eterna promessa e speranza per il ‘riscatto’ del castanese. Siamo nel 2012 e, a poco oltre un decennio dal lancio di ‘Malpensa 2000’, le aspettative legate allo scalo aeroportuale locale rimangono tali. Diminuiscono i voli, chiudono le attività, molta gente rimane a casa e anche i progetti per ampliare e rilanciare l’aereoporto si scontrano con i dati della diminuzione dei voli. Era fine marzo 2008 e, nello stesso giorno che, otto anni dopo, veniva inaugurata la bretella autostradale Boffalora - Malpensa, ecco che il Governo ufficializzava che ‘Alitalia’ avrebbe lasciato lo scalo, portando, di anno in anno, a una riduzione di merci e passeggeri a vantaggio di Linate e Orio al Serio. Ma sono molte le parole spese e, quelle sì, volate vie in relazione al ‘nostro’ aereoporto. Era fine febbraio, sempre 2008, quando, dal piazzale dello scalo, Umberto Bossi, con a fianco Roberto Maroni, Roberto Calderoli e Roberto Formigoni, aveva gridato “Malpensa vola!”, portandolo come battaglia per confermarsi al Governo. Le elezioni li hanno premiati, ma poi, dello scalo, sono rimaste solo le discussioni sui tavoli tecnici e le proteste dei comitati. “Il Consiglio Regionale a Malpensa non deve essere letto come una mera passerella mediatica... piuttosto si è trattato di un segnale di concreta vicinanza a questi territori e alle loro comunità”, diceva Sante Zuffada durante il consiglio regionale speciale di quel luglio. Tutto si è fermato lì. Ora, non è detto che l’ampliamento fosse positivo, anzi, ma non è possibile che il castanese viva così passivamente lo spegnersi dell’unico riscatto commerciale locale: zero parcheggi, zero servizi, zero reazioni.
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