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lunedì 25 novembre 2024 | ore 23:31

La nuova stagione di Bailetti

Il battesimo dell'anno, è stato al Giro di Reggio Calabria. Ora, il campione di ciclismo nosatese, è atteso da altri appuntamenti. Milano - Sanremo e Lombardia su tutti.
Nosate - Paolo Bailetti

Il battesimo stagionale è stato al Giro di Reggio Calabria, adesso lo attendono Lugano prima (domani, domenica 26 febbraio), quindi le ‘Strade Bianche’, una tra le corse più affascinanti, appunto, sulle strade bianche del Senese. I numeri ci sono tutti per un anno da protagonista e Paolo Bailetti quei numeri se li vuole giocare ‘a pieno’. “In questo 2012 le aspettative personali sono molte - dice il campione di ciclismo di Nosate - un salto deciso di qualità anche perché non sono più alla mia prima esperienza e non so ancora quanti anni mi restano da correre. Sto facendo ogni cosa nel migliore dei modi e voglio arrivare ai vari appuntamenti al top, senza scuse”. La tua squadra, come la vedi? “E’ una realtà professional, abbastanza piccola se vogliamo, ma con un gruppo di ottimi atleti, ben assortito e motivato. Confido tanto nell’intesa con i compagni, perché può essere decisiva. Una nota positiva e un’iniezione di fiducia è, certamente, arrivata con l’invito da parte di Rcs a prendere parte alla Milano - Sanremo ed al Giro di Lombardia... due occasioni che dovranno essere sfruttate bene”. La stagione, la tua è, già, cominciata: appuntamenti? “Lugano, domenica - continua Bailetti - poi ‘Strade Bianche’, ancora tutto il calendario italiano, con qualche possibile uscita in Spagna, Turchia, Polonia e Colombia. La conclusione sarà con la classica delle ‘foglie morte’, il Giro di Lombardia”. Parliamo, adesso, dei giovani: chi, secondo te, si metterà in mostra durante l’anno? “Troppo facile dire Moreno Moser, nipote del campione Francesco. Ha vinto il ‘Laigueglia’ con un’azione da fuoriclasse; è il nome, attualmente, sulla bocca di tutti. Un altro giovanissimo che va veramente forte è Battaglin: farà vedere il suo talento”. Giro e Tour, i due momenti ‘principe’ del palcoscenico mondiale. Favoriti? “Per il Giro Scarponi e Basso, gli stranieri più forti puntanto tutti al Tour, dove sicuramente un ruolo da protagonisti potrebbero giocarlo Evans e Andy Schleck. Attenti, però, al rientrante Valverde. Sempre in chiave Tour se volessi azzardare lo farei sul veterano Chris Horner”. Lasciamo, per un attimo, le competizioni e parliamo di ciclismo giovanile, cosa ti senti di suggerire per migliorarlo? “Servono strutture. Capisco che il periodo non è dei più rosei, ma la Federazione Ciclistica Italiana dovrebbe coinvolgere le aziende per la messa in opera di piste ciclabili, velodromi o comunque delle aree sicure dove i bambini possano iniziare a prendere confidenza con il mondo delle ‘due ruote’. Un bimbo che, oggi, gioca e si diverte con gli amici su una pista ciclabile, potrebbe essere un campione del domani. E se non diventerà un campione, beh... allora avrà dei ricordi bellissimi della sua infanzia”. L’ultima domanda, purtroppo non poteva mancare visto che se ne è parlato e se ne continua a parlare tanto. Il caso Contador... “L’ennesima brutta tegola per il mondo del ciclismo - continua il 31enne nosatese - Per quanto mi riguarda esprimo la mia solidarietà ad Alberto, il cui caso è stato trattato nei modi e nei tempi sbagliati. 565 giorni per arrivare ad una squalifica di 2 anni, che finirà di scontare ad agosto. Un Tour de France e un Giro d’Italia revocati, corse che la presenza di Contador ha ovviamente condizionato i contenuti, corsa dove Alberto ha, comunque, faticato, lottato ed anche rischiato tra discese e cadute. Quindi, la seconda osservazione: al Mondiale di calcio 2010 Under 17 sono stati trovati positivi al clenbuterolo 109 calciatori. La Fifa ha dichiarato che non si trattava di doping, ma solo di un caso di contaminazione da carne bovina (tutti assolti). L’UCI (Unione Ciclistica Internazionale) ha portato Contador davanti al Tas che, nonostante abbia riconosciuto la contaminazione da carne bovina (tesi della difesa), lo ha squalificato. Allora mi chiedo: come funziona la Giustizia Sportiva?”.

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