C'è ancora un minimo di speranza, si sentiva sussurrare solamente ieri tra alcuni tifosi interisti. Oggi, invece, quel minimo di speranza non c'è più. Si, perché Samuel Eto'o è, a tutti gli effetti, un giocatore dell'Anzhi, la società di calcio della repubblica del Daghestan (iscritta alla Premier Leauge russa), al centro di una lunga trattativa di mercato che ha tenuto col fiato sospeso tantissimi supporter nerazzurri per l'intera estate. 27 milioni di euro (compresi i bonus), sarebbe questa la cifra a cui, sia l'Inter che gli stessi dirigenti della Russia, sarebbero arrivati, solo poche ore fa. Manca, però, ancora l'ufficialità, è vero, ma per quella ci sarà tempo domani, visto che Eto'o è atteso in mattinata a Roma per sottoporsi a tutte le visite mediche. Il camerunese in terra russa, dunque, diventerà il calciatore più pagato di tutto il mondo (si parla, infatti, di 15/20 milioni di euro all'anno), anche se, ovviamente, la scelta di andarsene non ha fatto per nulla sorridere i tanti tifosi interisti. E, soprattutto, lascia perplessi molti, tra addetti ai lavori e normalissimi appassionati di calcio. Campione straordinario, Eto'o ha praticamente vinto tutto nella sua carriera (a livello di club), molto spesso anche in più occasioni e con maglie diverse, ma non è certo arrivato alla fine della carriera per giustificare una simile decisione. Chissà! Dubbi e interrogativi che, magari, una risposta mai riusciranno ad averla. Mentre il camerunese, dunque, saluta e si congeda, inizia il totoscomesse su chi sarà il suo successore. Bocche cucite in casa Inter, dove si vuole prima chiudere con questa trattativa e, poi, dare spazio alle future scelte. Tra i nomi caldi, comunque, ecco i soliti, più e più volte circolati nell'ultimo periodo: Tevez, da una parte, con le quotazioni di Forlan che sembrano essere in netta ascesa. Teveze o Forlan, a meno di possibili sorprese degli ultimi minuti. Chi sarà dei due, ce lo dirà il tempo, quel che è certo, ad oggi, è che nessuno pare essere all'altezza del talento e della qualità di Samuel Eto'o.

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