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giovedì 13 marzo 2025 | ore 14:50

Cardy Robot all’IC Fontana

500 alunni coinvolti e 210 ore di progetto: 'Robottiamo' il laboratorio di Claudio Gasparini, docente di coding e robotica, e dell’ingegnere Marco Meli, esperto di gestione informatica.
Magenta - Progetto 'Robottiamo' 2025

Circa 500 gli alunni coinvolti nelle 210 ore di progetto. Coding in primo piano, ma anche inclusione, lavori in gruppo e creatività. Anche nella scuola “Santa Caterina” di Magenta, dopo i plessi di Robecco e Casterno e delle secondarie di primo grado, si è concluso il progetto legato alla robotica.
Si chiama “Robottiamo” il progetto che Claudio Gasparini, architetto e docente di coding e robotica, e l’ingegnere Marco Meli, esperto di gestione informatica, hanno proposto agli alunni dell’IC “Carlo Fontana” grazie ai fondi europei.
Durante le lezioni, gli alunni hanno sviluppato “abilità spaziali che sono anche alla base della socialità e imparato ad accompagnare e correggere un progetto nel passaggio dalla carta alla pratica”, spiega Gasparini. “E’ uscita quella curiosità propria di questa età e che serve tanto nel mondo della Robotica, perché porta a pensare, pianificare, trovare una soluzione e, se non va bene, a cercarne un’altra”, aggiunge Meli.
Barbara Bonfanti è l’animatrice digitale dell’IC Fontana per le scuole primarie e ha sottolineato il valore dell’incontro dei bambini con il mondo del coding, che in realtà è già presente all’interno dell’offerta formativa della scuola, ma “questa occasione ha permesso ai bambini di scoprire quello che di solito nei giochi non si vede: le varie parti, i piccoli circuiti, le relazioni alla base di una corretta progettazione e programmazione”. Durante le lezioni gli alunni hanno anche potuto toccare e usare strumenti per loro inconsueti, come cacciaviti, chip e pile.
Il robottino di cartone con le ruote e i led luminosi usato si chiama “Cardy Robot” e ha fatto quello che i bambini avevano programmato, facendo rilevare anche che, a volte, non tutto va come previsto e allora si devono riconsiderare i vari passaggi o i calcoli. Il progetto ha fatto emergere anche il suo valore inclusivo: tutti, infatti, hanno potuto partecipare mettendo in campo diverse e nuove competenze.
Lo stimolo per i bambini ma anche per gli insegnanti delle classi e per i due esperti: “Un inaspettato abbraccio mi ha dato nuovi stimoli per proporre questa attività che ha anche un lato creativo”, ha affermato Gasparini. Oltre all’impegno per gestire classi di bambini “perché provengo dal mondo dei più grandi e dall’università – ha concluso Meli – è stato interessante scoprire ogni lezione qualcosa di nuovo, come le dinamiche di gruppo o osservare quello che via via scoprivano”.
In questi mesi, all’IC Carlo Fontana sono stati quasi 500 gli alunni delle 21 classi tra primaria e secondaria di primo grado ad aver usufruito di 210 ore di Robotica, grazie alla disponibilità degli esperti e al PNRR- Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – con il DM 65/2023 relativo alle “Nuove competenze e nuovi linguaggi”.
Tra le parole che i bambini delle classi quarte e quinte della scuola primaria Santa Caterina hanno usato per sintetizzare il corso di robotica ci sono: programmazione, pazienza, collaborazione, ma anche divertente, interessante, smontare. Perché è grande il piacere della scoperta.

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