Milano / Malpensa
Scene da un 'royality show'
- 03/05/2011 - 15:19
- Eventi
Alla fine il fatidico “Sì” è stato pronunciato. “Finalmente”, hanno detto sarcasticamente i più cinici, “Ah, che favola!”, hanno ribadito, invece, i più romantici. Ed entrambe le fazioni avevano ragione. William Windsor e Catherine Middleton ora sono marito e moglie, con buona pace di tutta la stampa che per mesi ci ha ammorbato con mille retroscena, curiosità e gossip su ogni singolo spostamento dei due innamorati. È anche vero che nella storia di Will e Kate c’è molto della fiaba di Cenerentola, dove lei poverella conquista il cuore del bel principe a dispetto delle due sorellastre promesse spose. L’obiezione mossa dai più è che la Middleton partiva già da una buona base, essendo di buona famiglia, ma sempre comunque di estrazione borghese e non nobile rimaneva, almeno fino ad ora, che è diventata la Duchessa di Cambridge, nonché Sua Altezza Reale. Una cerimonia che ha tenuto incollate miliardi di persone in tutto il mondo, compresi anche i criticoni (ma si sa, tutto il mondo è paese), collegati al web o alla tv per vedere arrivare la sposa ed assistere allo scambio delle promesse e degli anelli, momenti che hanno lasciato con il fiato sospeso e hanno fatto scendere una lacrimuccia anche ai più duri. Lei, stupenda e radiosa, incanta tutti con uno straordinario abito color avorio disegnato da Sarah Burton per Alexander McQueen: bustino a cuore rivestito da candido pizzo, uno strascico lungo tre metri e il velo impreziosito dalla tiara firmata Cartier del 1936, la Russian fringe, prestatale dalla regina Elisabetta. Subito gli occhi attenti dei critici di moda hanno paragonato la bellissima Kate a Grace Kelly quando nel 1956 sposò il principe Ranieri, sia per il portamento e la grazia, sia per la forte somiglianza dell’abito. A gettare qualche ombra sulla sposa, la sorella nonché testimone di nozze, Philippa Middleton, detta Pippa, che ha destato non pochi commenti e ammirazione per la sua bellezza e la sua forma smagliante. Arrivata all’altare, la novella sposa ha trovato ad attenderla un raggiante principe William, che non appena la vede, le sussurra: “Ti amo, sei bellissima” con conseguente impennata della curva glicemica di tutti gli spettatori. Ma tant’è, rassegnatevi: questo è amore. Allo scambio delle promesse, attimi di ‘terrore’ quando William tenta di infilare al dito dell’amata la fede nuziale fatta di rarissimo oro del Galles: per una frazione di secondo, l’anello non vuole entrare, ma poi con dolcezza va al suo posto, lì sull’anulare sinistro della bella Kate. Nessun problema per la sposa, invece, visto che la tradizione vuole che gli uomini della famiglia Windsor non portino la vera al dito. A conferma che questo matrimonio era proprio la rivisitazione della fiaba di Cenerentola, tra gli invitati c’erano anche le principesse Eugenia e Beatrice, figlie di Sarah Ferguson, bandita dalle nozze perché non gradita a corte, in due abiti che seppur firmati Westwood e Valentino, le facevano assomigliare alle due sorellastre della principessa delle fiabe, Genoveffa e Anastasia. Altri presenti di spicco, oltre alle teste coronate di molte parti della terra (grandi esclusi i Savoia), sono stati Rowan Atkinson, alias Mister Bean, Elton John e il marito, Guy Ritchie, ex consorte di Madonna, e i Beckham, David in tight firmato Ralph Lauren e Victoria fasciata da una sua creazione al sesto mese di gravidanza. Grandi protagonisti (per fortuna o purtroppo), come esplicitamente richiesto dalla famiglia reale, i cappellini. Se ne sono visti di ogni misura, colore e foggia: a forma di barchetta, a tesa larga, addobbati da fiori, con veletta, a scultura… Non si può certo dire che le signore si siano trattenute!
Tornando ai due sposi, usciti da Westminster e attraversato il centro di Londra a bordo della carrozza State Landau, già usata da Carlo e Diana, Will e Kate arrivano a Buckingham Palace, dove, dal balcone, è usanza dal 1858, che i novelli sposi escano e salutino i sudditi. Un’usanza però svecchiata nel 1981, quando Diana prese l’iniziativa e invece che limitarsi a salutare e basta, siglò l’evento, baciando Carlo. Gesto ripreso e doppiato da suo figlio, che con la sua sposa, ha concesso il bis alla folla in delirio. Al termine, la coppia si allontana verso la nuova vita che li attende a bordo dell’auto sportiva del principe Carlo, in attesa di partecipare al ricevimento e al grande ballo a corte, che li vedrà scatenarsi fino a notte fonda.
Scene da un royality show, insomma, dove sul finale si legge ‘Happy ending’ invece che ‘The end’. Come nelle migliori fiabe che si rispettino.
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