Milano / Malpensa
Lakers su, Belinelli saluta i playoff
- 29/04/2011 - 15:46
- Fuori campo
I grandi campiono alla fine escono, sempre. Nonostante i New Orleans Hornets abbiano dato un bel po' di filo da torcere ai campioni NBA in carica, i Los Angeles Lakers passano al turno successivo chiudendo la serie in sei partite, vincendo per 98-80 in Lousiana. A tutti gli effetti è stato il classico primo turno dei gialloviola targati Phil Jackson: prime quattro partite affrontate con attenzione e voglia che vanno e vengono, poi quando sono arrivati pari alle porte di gara-5 hanno cambiato marcia chiudendo i conti. Un po' come è successo negli anni passati contro gli Oklahoma City Thunder, i Denver Nuggets o gli Utah Jazz, nelle ultime due partite i lunghi dei Lakers Bynum, Gasol e Odom hanno spadroneggiato sui corrispettivi avversari e vinto la serie. Al 'mostro a tre teste', però, nell'ultima partita si è aggiunto anche Ron Artest, che è diventato una sorta di 'quarto lungo' sfruttando benissimo i chili di vantaggio sugli avversari nei pressi del canestro. Una chiave particolarmente interessante per le prossime serie che hanno come obiettivo il terzo titolo in fila.
Per New Orleans è la fine di un sogno che tutti sapevano non sarebbe durato: nel momento in cui la difesa dei Lakers ha tolto a Chris Paul tutto quello che aveva fatto nelle prime quattro partite, gli Hornets sono spariti dalla contesa, sottomessi vicino a canestro e dalla ferocia di Kobe Bryant, che nonostante un problema alla caviglia sinistra ha messo a referto 24 punti. Resta l'orgoglio di aver tenuto aperta una serie fino a gara-6 e di aver costretto i Lakers a giocare a basket fin da subito nel primo turno, ora bisognerà vedere cosa succederà in estate per il futuro di Chris Paul. I compagni ci hanno messo l'anima, l'allenatore Monty Williams si è dimostrato più che convincente nel suo primo anno da head coach, ma gli anni stanno passando, la franchigia non ha un proprietario (è infatti gestita direttamente dalla NBA, in attesa di un acquirente) e uno con il suo talento non può permettersi di passare tutta la carriera in una squadra che non può garantirgli di competere per il titolo. Le sirene da New York sono sempre là che lo richiamano, le voci si rincorrono già da qualche tempo, bisognerà vedere se lui avrà il coraggio di andare dalla dirigenza (ma quale dirigenza?) e chiedere la cessione già da quest'estate, prima della scadenza naturale del contratto fissata al 30 Giugno 2012.
Per il nostro Marco Belinelli resta la grande esperienza di una serie di playoff in NBA, per di più contro il suo idolo Kobe Bryant, anche se le sue percentuali (36% dal campo, 30% da tre) non lo assolvono completamente. In quest'estate sarà un free agent, e pare comunque probabile che una franchigia NBA gli offrirà un contratto, forse proprio gli Hornets per i quali ha fatto una più che decente stagione.
Ora per i Lakers ci sarà da affrontare l'ostacolo Dallas Mavericks, che in sei partite hanno piegato la resistenza dei Portland Trail Blazers nell'altra serie di playoff: un avversario duro, tosto fisicamente ed esperto, ma che sulla carta non ha le possibilità di vincere quattro partite su sette contro una Los Angeles concentrata. Di particolare importanza sarà l'accoppiamento tra Lamar Odom e Dirk Nowitzki: il primo è da sempre l'uomo barometro per i campioni NBA, il secondo è la stella dei texani ed avrà molte responsabilità offensive sulle sue spalle. Una serie tutta da seguire, a partire da Lunedì notte.
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