Milano / Malpensa
Il matrimonio dell'anno
- 28/04/2011 - 11:10
- Eventi
È stato giudicato il matrimonio del secolo quello che avverrà venerdì 29 aprile 2011 nell'abbazia di Westminster. Catherine Middleton e William Windsor finalmente potranno coronare la loro storia d'amore con il fatidico “sì”! L'anello di fidanzamento donato dal principino alla sua futura sposa, appartenente alla madre Diana, è costituito da uno splendido zaffiro, coronato da ben 14 diamanti! “E’ il mio modo per far sì che mia madre – aveva detto William – non sia esclusa da questo giorno e dall’entusiasmo del fatto che passeremo tutto il resto della nostra vita insieme.”
La regina Elisabetta ha imposto dei limiti sulla commercializzazione degli oggetti utilizzati da Kate: chiunque riprodurrà abiti o gioielli ne pagherà le conseguenze con la legge!
Ad infuriare nonna Elisabetta, così dedita al protocollo reale, William e Kate attueranno qualche strappo alla regola: l'arrivo della sposa in chiesa a bordo della Rolls Royce Phantom VI (prima vettura a prestare servizio ufficiale per la famiglia) e non con la tradizionale carrozza trainata da due cavalli bianchi (poiché la giovane ne è allergica) e le bomboniere che presenteranno prima l'iniziale della sposa e poi quella dello sposo, altrimenti sarebbe risultata l'imbarazzante sigla WC...
Il programma per la giornata di domani sarà cadenzato da vari momenti di cerimonia: alle ore 8.30 della mattina la Regina Elisabetta terrà un discorso a Westminster Abbey, in cui dichiarerà il titolo nobiliare dei due futuri sposi. Alle 10.00 arriveranno gli ospiti, mentre alle 10.40 giungerà tutta la famiglia reale. La sposa farà il suo atteso ingresso alle ore 11, seguita dalle sue cinque damigelle. Alle ore 12.15 tutti gli ospiti si sposteranno a Bukhingham Palace per il ricevimento offerto dalla regina Elisabetta (possibile intrattenitore per gli ospiti potrebbe essere Paul MacCartney). Alle 19 avrà luogo la festa più intima organizzata dal principe Carlo per i novelli sposi.
Kate e William si trasferiranno poi in Galles e per i week-end a Londra potranno sistemarsi nella residenza reale di Clarence House.
I reali hanno reso pubblico che i costi del matrimonio saranno interamente sostenuti dalle due famiglie degli sposi: sui contribuenti britannici graverà solamente il costo per consentire la sicurezza dell'evento, tenendo conto, appunto, dell'attuale difficile situazione economica del Paese.
L'Elenco completo degli invitati (1900: ognuno con un buon motivo per il quale debba essere presente) comprende, ovviamente, i membri della famiglia reale inglese, i membri di famiglie reali straniere (per un totale di 40 teste coronate), moltissime persone dal sangue blu, 200 esponenti del governo britannico, i rappresentati della Chiesa e di altre religioni, membri di alto livello dei servizi della difesa e gli amici più intimi degli sposi. Saranno presenti anche i rispettivi ex di Kate (Rupert Finch) e William (Jecca Craig e Olivia Hunt). Moltissime anche le persone comuni, provenienti soprattutto dalla parte della sposa (di famiglia borghese ricca ma di umili origini). Poche le celebrità: presenzieranno Elton John, amico di lady Diana, David e Victoria Beckham, perchè portabandiera dell’Inghilterra nel mondo calcistico.
Sta destando scalpore, però, il mancato invito a due ex premier del Regno Unito: Tony Blair e Gordon Brown, del presidente degli Stati Uniti Barack Obama e del presidente francese Nicolas Sarkozy.
In lista, a dispetto dei fermenti che riguardano il Medioriente, anche i re di Bahrein, Giordania e Arabia Saudita.
Per quanto concerne l’abbigliamento non si sa nulla a proposito della sposa (anche se si crede che indosserà un abbigliamento più sobrio rispetto a quello indossato da lady Diana), sappiamo invece che William indosserà una camicia made in Italy firmata dallo stilista pugliese Angelo Inglese. “Sarà classica ma innovativa e giovanile al contempo; fit molto affiancato, una vestibilità che penso abbia colpito molto il principe; collo diplomatico, proprio da smocking, punte non tanto rigide e lista del collo più alta perchè slancia di più – afferma lo stilista – bottonatura nascosta [...] tessuto: il piquet per la pettorina, il resto in popeline, il cotone che prende il nome dai papi che lo usavano per le loro raffinate, lunghe tuniche. Asole ricamate a mano in filo di Scozia”.
In occasione del matrimonio, anche la famiglia Middleton si è procurata uno stemma da 4.400 sterline: ben 5mila euro! I colori scelti dalla famiglia sono il rosso e blu, per rendere il loro blasone in tinta con quello dall'erede alla corona britannica. Il simbolo rappresenta tre rametti di quercia (in ricordo della contea del Berkshire dove Kate è cresciuta) ognuno dei quali portante una ghianda, simbolo dei tre figli. Una V rovesciata color oro riporta al cognome della signora Middleton da giovane: Goldsmith. Sopra lo stemma un fiocco blu che simboleggia lo status di nubile della futura sposa.
Dopo il matrimonio questo stemma e quello del Principe William si uniranno insieme: a sinistra le armi dello sposo, a destra il blasone di Kate.
Per concludere, nonostante tutti si augurino solo il meglio per la giovane coppia, sono da segnalare le curiose clausole del contratto matrimoniale sottoscritto da William e Kate.
In caso di divorzio, infatti, Kate perderebbe l'affidamento degli eventuali figli che potrebbe avere dal marito (la giovane sarebbe riuscita tuttavia ad ottenere che in tal caso fosse assicurato a lei ed ai suoi genitori il diritto di vedere i figli senza limitazioni).
Kate, inoltre, non percepirebbe nulla del ricco patrimonio del marito, se non un cospicuo versamento per gli alimenti.
Infine, la ragazza dovrebbe dimenticare anche il titolo nobiliare appena acquisito, perdendo, per giunta, il diritto di abitare in uno dei castelli reali.
Siamo al lavoro per offrire a tutti un’informazione precisa e puntuale attraverso il nostro giornale Logos, da sempre gratuito.
La gratuità del servizio è possibile grazie agli investitori pubblicitari che si affidano alla nostra testata.
Se vuoi comunque lasciare un tuo prezioso contributo scrivi ad amministrazione [at] comunicarefuturo [dot] com
Grazie!