Milano / Malpensa
Esibizionista al Parco Castello
Era impegnata ad inserire nel tablet alcuni dati e non si era accorta di nulla, ma quando ha alzato gli occhi dallo schermo la scena che le si è presentata davanti non era delle più tranquillizzanti: un uomo con la cerniera dei pantaloni abbassati tentava di attirare la sua attenzione con gesti che non è difficile immaginare. E’ accaduto due giorni fa ad un'impiegata di AMGA mentre era impegnata nell’effettuare alcune rilevazioni al Parco Castello. Il fatto si è verificato nelle immediate vicinanze dell’area cani che a quell’ora (erano circa le 11.30), complice forse anche il freddo, era stranamente deserta.
Di un’età probabilmente compresa tra i 50 e i 55 anni, carnagione chiara, barba, giubbotto e pantaloni color marrone, capellino nero con visiera, l’uomo ha continuato imperterrito sino a quando la nostra operatrice, spaventata ma intenzionata a non darlo a vedere, ha reagito insultandolo: solo a quel punto, si è ricomposto e si è dileguato.
La donna, che inizialmente si era limitata a raccontare l’accaduto ai colleghi, è stata poi invitata dall’azienda a denunciare l’episodio, anche per proteggere eventuali altre “vittime”: i recenti fatti di cronaca accaduti a livello nazionale c’insegnano, infatti, che certi comportamenti come, appunto, quello degli “atti osceni in luogo pubblico”, anche se non direttamente e gravemente lesivi (e, peraltro, neppure più considerati reati, perché depenalizzati con la sola sanzione amministrativa), non vanno comunque sottovalutati, perché possono essere i campanelli d’allarme di condotte ben più gravi.
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