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venerdì 22 novembre 2024 | ore 19:57

Milan Climbing 2011

Milano è la prima tappa della Coppa del Mondo di arrampicata sportiva. Bilancio positivo per la città, che al termine di un emozionante week end di prove vede grande affluenza di pubblico e viva partecipazione anche fra i più piccoli
Kilian Fishhuber.JPG

Si è chiusa domenica la manifestazione dedicata alla Coppa del Mondo di arrampicata sportiva che ha tenuto Milano col fiato sospeso nell’ultimo week end. Sabato 16 si sono sfidati nella semifinale gli specialisti della disciplina boulder (un pannello di 4,5m con poche prese che deve essere risolto raggiungendo prima una presa di ‘zona’ e poi il ‘top’), che prevede la risoluzione di 4 blocchi per il femminile e altrettanti per il maschile. Per queste semifinali protagonisti anche due italiani, con Elena Chiappa, più forte boulderista italiana del momento, e Gabriele Moroni, che si è aggiudicato il primo posto in condivisione con Kilian Fishhuber (Aut) e Tsukuru Hori (Gia). Fuori la nostrana Jenny ‘Lady Geco’ Lavarda, una delle più forti atlete in circolazione, classificatasi trentesima. Peccato però che già al termine della semifinale mattutina e due azzurri risultino fuori dalla finale, con Moroni che abbandona, con sconcerto del pubblico, gli ultimi due blocchi. Avvincente invece la prova pomeridiana, che dalle 17.30 ha tenuti inchiodati all’Arena Civica di Parco Sempione tantissimi appassionati di arrampicata e diverse decine di passanti, incuriositi da un sport così emozionante, ma ancora poco conosciuto. Sei i finalisti di ogni categoria che si sono sfidati a suon di lanci in dinamica per raggiungere prese in apparenza irraggiungibili, cadute sul materassone, mani ferite e muscoli doloranti, con la determinazione di chi questa prima tappa di Coppa del Mondo la vuole portare a casa. Per le donne è la Koreana Jain Kim a spuntarla, battendo le avversarie con 3 blocchi su 4, unica riuscita nell’impresa: la ventitreenne di Goyan City ha dimostrato una pulizia tecnica e una lucidità che pochi arrampicatori possiedono, soppesando ogni movimento con sapienza ed eleganza. Seconda la favorita Anna Stohr (Aut) e terza la francese Melissa Le Neve, che a sorpresa è salita sul podio, strappandolo alla giapponese Noguchi Akiyo. Nel maschile gran prova si deve riconoscere a Jakob Schubert (Aut), classificatosi secondo, vera rivelazione della finale: il ventunenne austriaco, che non aveva brillato nelle prove di semifinale, attacca da subito la parete, portando a casa il primo top con un solo tentativo… ed è battaglia con il connazionale Kilian Fishhuber, che la spunta e raggiunge il primo posto in classifica.
Domenica 17 invece grandi soddisfazioni per la nazionale azzurra, con il record italiano di speed (una parete di circa 20m con l’ausilio della corda, il cui top deve essere raggiunto nel minor tempo possibile) ad opera di Leonardo Gontero, classe 1993, con il tempo di 7.93 e classificandosi per le finali con il 14° posto. Nulla di fatto invece per le giovanissime azzurre in gara, Facci Michela (classe 1995, la più piccola fra le atlete) e Limonta Chiara (1993), che siamo sicuri, hanno tutto il tempo di crescere e migliorare le proprie prestazioni. Nella finale questa disciplina, così tanto diversa da boulder e lead (prova tecnica che prevede la scalata di parete con l’ausilio della corda con nessuna possibilità di errore), vede protagonista la nazionale russa, sia nel maschile che nel femminile, aggiudicandosi i primi quattro posti del podio. Ottimi risultato per la compagine ‘gentile’ che porta la russa Kseniia Alekseeva a battere la connazionale Maria Krasavina con un tempo di 9.96”; terzo posto per la polacca Edyta Ropek, unica altra concorrente della giornata a essere scesa sotto il muro dei 10" con 9.97. Grande spettacolo di forza e di classe per il russo Sergey Sinitsyn, che realizza un fantastico 6.65 (tempo più basso di tutta la gara, a soli 25 centesimi dal record del mondo) nella finalissima contro il connazionale Evgenii Vaitchekhovsky. Terzo posto per il ceco Libor Hroza, strappato al polacco Swirk Lukasz.
L’appuntamento in territorio italiano per la prossima tappa del mondiale è nella storica Arco di Trento, capitale dell’arrampicata sportiva nel cuore del Garda trentino e campo di prova dei migliori atleti di tutto il mondo!

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