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Gio, 21/11/2024 - 18:50

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giovedì 21 novembre 2024 | ore 19:16

'Monumentum': marmi tatuati al Terminal 1

I marmi tatuati dello scultore Fabio Viale si fanno simbolo di un tempo eterno nell’esposizione 'Monumentum', a cura di Matteo Pacini. Una mostra unica in una location di eccezione come la Porta di Milano al Terminal 1 dell’Aeroporto di Malpensa, visitabile fino al 1° settembre.
Eventi / Malpensa - 'Monumentum'

I marmi tatuati dello scultore Fabio Viale si fanno simbolo di un tempo eterno nell’esposizione 'Monumentum', a cura di Matteo Pacini. Una mostra unica in una location di eccezione come la Porta di Milano al Terminal 1 dell’Aeroporto di Malpensa, visitabile fino al 1° settembre.

Nella cerimonia di inaugurazione alla presenza dell’artista Fabio Viale, del curatore Matteo Pacini e delle istituzioni SEA e Comune di Milano, promotori del progetto, si è presentato il secondo step del ciclo espositivo sulle tematiche ambientali e urbane “Orizzonte degli eventi”. Appositamente ideato da Matteo Pacini con il suo team PACMAT Art in progress il progetto valorizza questo spazio espositivo che rompe la continuità architettonica aeroportuale, catapultando il viaggiatore in un improvviso palcoscenico dal nero profondo in cui i concetti di spazio e tempo sembrano fondersi, tra reminiscenze passate e visioni future, legate al presente dall’identità granitica dell’installazione artistica.

Dopo la mostra “Rethink the city” di Matteo Mezzadri, che lo scorso anno ha indagato le strade possibili per ripensare la città del futuro, quest’anno Fabio Viale con MONUMENTUM riflette sulla testimonianza di un passato che arriva nel nostro presente, per stimolare interrogativi sul concetto di monumento come opera creata per commemorare e rendere immortali personaggi o eventi, e trasmetterne la memoria alle generazioni future. Il monumento detiene, infatti, un potente valore simbolico, non tanto per il valore artistico dell’opera in sé, ma per la sua portata storica, sociale e culturale, dato che si propone come rappresentazione di una memoria collettiva, di un’ideologia, di un’identità, per questo fra i primi obiettivi da distruggere da parte degli avversari in caso di rivolte e conflitti.

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