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"Attenti al fenomeno della morosità"

Un montante di debito “aggredibile” di 1 milione 148 mila euro, di cui 883mila euro riconducibili a 35 persone sulla gran parte dei quali sono state già avviate azioni di recupero e meno di 44 morosi in media ogni anno.
Legnano - Il sindaco Lorenzo Radice (Foto internet)

Un montante di debito “aggredibile” di 1 milione 148 mila euro, di cui 883mila euro riconducibili a 35 persone sulla gran parte dei quali sono state già avviate azioni di recupero e meno di 44 morosi in media ogni anno. Sono i numeri frutto di una lettura più attenta del fenomeno morosità delle case popolari a Legnano che saranno dati dall’amministrazione in consiglio comunale quando sarà posta all’ordine del giorno la mozione presentata dal rappresentante del Movimento dei cittadini, Franco Brumana. "Grazie al consigliere Brumana per aver portato l’attenzione su questo problema, però, per inquadrare correttamente un tema serio come la morosità nelle case comunali, è necessario leggere le dimensioni reali del fenomeno - spiega il sindaco Lorenzo Radice - numeri alla mano e tutti estraibili dalla documentazione cui ha avuto accesso il consigliere. Il problema esiste e per questo la nostra amministrazione, sin dall’insediamento, lo ha preso in mano dandogli un indirizzo chiaro: la separazione dei veri casi sociali da quelli di chi, pur in grado pagare l’affitto, non lo fa. E su questi ultimi interveniamo. Per questo, dopo aver analizzato tutte le situazioni caso per caso, abbiamo definito con Euro.PA un modello di intervento finalizzato ad avviare le opportune azioni legali (stragiudiziali e giudiziali) verso i morosi colpevoli, azioni che, però, richiedono tempi tali da non produrre risultati immediati. Voglio essere chiaro nei confronti di questi cittadini: qualora questi percorsi non avessero un buon esito, il Comune attuerà tutte le iniziative necessarie a tutela di un bene pubblico quali sono le case popolari, fino ad arrivare -ultima ratio- allo sfratto. Invece, per i tanti cittadini che hanno piccole situazioni debitorie, che per decine di famiglie ammontano a qualche centinaio di euro, il nostro obiettivo è principalmente quello di intervenire prontamente per evitare che queste si aggravino definendo opportuni piani di rientro e facendo sentire la presenza del Comune". Innanzitutto bisogna considerare che del totale di 279 affittuari che hanno maturato negli anni debiti per affitti o spese, 38 sono i casi sociali (che hanno generato una morosità di 555mila 354 euro), 55 sono i trasferiti o deceduti (quindi che oggi non sono più affittuari, ma sui quali comunque l’azione di recupero prosegue, ove tecnicamente possibile) che hanno prodotto una morosità di 512mila 617 euro (somma non più suscettibile di aumenti), quindi sono 186 i morosi residenti attuali, quelli su cui in via prioritaria si sta concentrando l’azione amministrativa e il cui debito totalizza 1 milione 148 mila euro. "È importante analizzare la distribuzione del debito - osserva Anna Pavan, assessore al Benessere e Sicurezza sociale - e colpisce il fatto che poche decine di persone producano la quota di gran lunga più consistente della morosità, mentre il debito del numero più alto di nuclei familiari morosi non arrivi nemmeno a mille euro". In cifre, dei 186 morosi residenti attuali, 35, con un debito superiore ai 10mila euro, generano morosità per 880mila euro, ossia oltre il 75% del debito “aggredibile”. Per la maggior parte di questi morosi (28), insieme con altri casi, è stata avviata già a fine 2020 un’azione di recupero crediti per via legale che, attualmente, al netto del valore dei piani di rientro in corso, vale 1 milione 22 mila euro. Da notare che la maggior parte dei morosi, 86, ricade in una fascia di debito inferiore ai mille euro e che totalizza 30mila 829 euro; somma che equivale a un debito medio di 358 euro. "Una doverosa precisazione – conclude Pavan - riguarda la frequenza della morosità: questa non è continua da parte di tutti i 186 residenti. La maggior parte dei morosi non ha pagato in alcuni periodi per riprendere poi a saldare regolarmente canone d’affitto e spese o viceversa, tanto che la media annua dei morosi, riferita alle locazioni, nei primi 6 esercizi di gestione (2016 – 2021) delle case comunali da parte di Euro.PA Service è inferiore a 44. Consideriamo che, se tutti pagassero, la somma che si dovrebbe incassare ogni anno è di 900mila euro circa, mentre la morosità delle locazioni nel 2021, ultimo dato di cui disponiamo, vale 110mila euro circa. La morosità è quindi ben lungi dall’essere maggioritaria fra gli inquilini delle case comunali. Sono dati cui prestiamo attenzione, ma che non devono creare allarmismo".

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