Milano / Malpensa
La prima de La Scala in diretta
Ben dici telecamere in alta definizione, 45 microfoni nella buca d’orchestra e in palcoscenico, 15 radiomicrofoni dedicati ai solisti. Un gruppo di lavoro di 50 persone tra cameraman, microfonisti, tecnici audio e video. Una preparazione che vede lo staff di regia seguire fin dalle prime prove la messa in scena dello spettacolo, e un numero crescente di addetti lavorare nelle due settimane precedenti il debutto.
'Boris Godunov' sarà proposto dalla Sala della Comnunità di Cuggiono, in diretta, a partire dalle 17.45 con commento dell'opera proposto da 'Gli Operandisti Moderni'.
La nuova stagione operistica del Teatro alla Scala si inaugura con Fratelli d’Italia e a seguire l’Inno alla gioia, che da 50 anni esatti è stato scelto come inno europeo. Subito dopo si apre il Boris Godunov diretto dal maestro Riccardo Chailly. Per la 26esima volta alla Scala, l’opera stavolta viene presentata nella versione originaria (Ur-Boris) composta nel 1869 da Modest Musorgskij, ispirato dal dramma omonimo di Puskin. Versione a lungo censurata, per ragioni musicali e drammaturgiche, fra cui l’assenza di una storia d’amore, così come di una parte femminile importante, nonché la mancanza di un tenore eroico... Tanto che l’autore ne creò una seconda versione (anch’essa di scarse fortune ai tempi), “addolcita” anche con parti più leggere.
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